San Marino. Serve ancora verità sulla CRICCA. È il momento del referendum sulla CRICCA e sui suoi COMPLICI POLITICI … di Marco Severini

Nessun sistema corrotto si costruisce da solo. Nessun potere occulto si infiltra nelle istituzioni senza complicità politiche. Nessuna Repubblica sana può accettare che chi ha favorito o coperto questa stagione sfugga a ogni responsabilità.

Oggi, dopo le due clamorose sentenze che hanno scosso la vita istituzionale della Repubblica di San Marino – e dopo anni di silenzi, impunità, mistificazioni – è arrivato il momento di dare la parola al popolo.
È arrivato il momento di proporre un referendum che chieda chiarezza. Che chieda nomi, responsabilità, verità. Che interroghi la politica sulle sue connivenze.

Il consigliere Luca Lazzari (PSD), nel suo intervento al comma comunicazioni del 14 luglio 2025, ha avuto il coraggio che molti non hanno mai avuto. Ha affermato pubblicamente che tra la condanna dell’ex Commissario della Legge Alberto Buriani e quella di Francesco Confuorti e sodali, esiste un filo rosso.
Un disegno. Un equilibrio tradito. Una spirale di potere deviato, in cui la giustizia ha smesso di essere garanzia, e si è fatta strumento.

La sentenza Buriani racconta un uso anomalo e distorto delle funzioni giudiziarie, dettato da condizionamenti interni. La sentenza Confuorti descrive invece un piano preciso per prendere il controllo della Repubblica tramite leve istituzionali, media e finanza. E chi ha permesso tutto questo?

“Un potere così anomalo non si costruisce da solo. Si costruisce quando la politica abdica.”
Luca Lazzari, 14 luglio 2025

Chi sono i complici politici? La CRICCA non è un’astrazione. È un sistema.
Un sistema che ha avuto protettori politici, coperture istituzionali, zone grigie dentro lo Stato, che hanno permesso a personaggi esterni di decidere nomine, condizionare sentenze, colpire nemici politici, e influenzare banche e giornali.

Chi ha taciuto?

Chi ha collaborato?

Chi ha avuto vantaggi?

Chi ha costruito carriere e consenso sfruttando quell’apparato?

Chi ha usato la giustizia per abbattere avversari e occupare spazi di potere?

Per tutte queste ragioni, sto raccogliendo adesioni per proporre un referendum popolare, che chieda l’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta che venga istituita entro 15 giorni dal risultato positivo del Referendum, con pieni poteri di accesso agli atti, audizione pubblica, e obbligo di relazione entro 6 mesi.

Il quesito sarà chiaro:

“Volete voi che il Consiglio Grande e Generale istituisca, entro 15 giorni dall’esisto favorevole del presente referendum e della durata massima di 6 mesi, una Commissione d’Inchiesta che accerti le responsabilità politiche, istituzionali e amministrative connesse alle vicende oggetto delle sentenze Buriani e Confuorti+altri, nonché alle attività della cosiddetta CRICCA tra il 2008 e il 2025?”

Per sostenere l’iniziativa, invito cittadini, forze politiche, ex parlamentari, giuristi, giornalisti liberi, associazioni e chiunque abbia a cuore la democrazia a sottoscrivere la proposta.
È possibile farlo inviando una mail a: marco.severini1420@icloud.com

oppure lasciando un messaggio sui nostri canali social o contattando direttamente GiornaleSM.

Non possiamo tollerare che la Repubblica sia stata usata come un bancomat da pochi, mentre i complici politici di quel sistema restano impuniti. Le sentenze hanno colpito pedine. Ora è il momento di guardare la scacchiera intera.
Di fare i nomi, ricostruire i legami, spiegare al Paese chi ha tradito la fiducia dei cittadini.

Serve una parola chiara. Serve una presa di responsabilità.
Serve dire: abbiamo sbagliato.
E se chi doveva proteggere le istituzioni non l’ha fatto, allora toccherà ai cittadini proteggere sé stessi, con uno strumento di democrazia diretta.

Perché chi dimentica, è destinato a rivivere tutto da capo.
E la storia, se si riscrive troppo presto, senza aver chiarito e capito, sarà sempre una storia fragile.

Marco Severini – direttore GiornaleSM