San Marino. Serve l’unione delle forze riformiste (l’editoriale di David Oddone)

In un periodo storico in cui San Marino si confronta con prove sempre più complesse ed urgenti, l’unione delle forze riformiste si presenta come una soluzione cruciale per far avanzare il Paese. Questa unità non può limitarsi a semplici dichiarazioni d’intenti, ma deve essere tradotta in azioni concrete.

I partiti riformisti (veramente) hanno il dovere di sedersi al tavolo per elaborare un piano d’azione condiviso o riprendere in mano quanto già esiste, che preveda una serie di riforme da attuare entro il 2030.

Tale sfida ambiziosa deve coinvolgere certamente le forze politiche, ma anche le categorie e i sindacati che credono in una visione di rinnovamento nei settori cruciali.

San Marino non può più permettersi di rimanere ferma al palo.

È urgente agire tempestivamente per semplificare gli adempimenti burocratici per le attività economiche e promuovere lo sviluppo tecnologico e la digitalizzazione, nonché attuare riforme più pregnanti in ambito fiscale, pensionistico e del mercato del lavoro.

Si deve stabilire una tabella di marcia precisa e portare avanti i testi di legge necessari per raggiungere gli obiettivi prefissati. Inoltre, è fondamentale incoraggiare un approfondito confronto sul tema dell’associazione con l’Unione Europea, coinvolgendo la cittadinanza e le parti sociali, al fine di inquadrare i possibili effetti e risvolti.

Non possiamo più perdere tempo, occorre muoversi con determinazione e con una visione a lungo termine.

Il futuro dei giovani è una delle grandi domande che vanno affrontate senza esitazione. È cruciale rimuovere gli ostacoli che provengono da una società chiusa e corporativa, che spesso difende solo l’esistente e le rendite di posizione. I giovani chiedono la valorizzazione dei talenti e delle energie.

Non è un caso se in tanti preferiscono lasciare il Monte per cercare opportunità altrove.

Sfortunatamente, un sistema frammentato nelle sue forze riformiste ha indebolito la capacità di prendere decisioni importanti e il vuoto politico ha dato spazio alla demagogia.

Il rinnovo del debito rappresenta una fase cruciale, un crocevia per l’Antica Repubblica.

Un macigno che rischia di pesare sulle spalle dei figli dei nostri figli, se non servirà per portarci in una nuova fase.

Il prossimo governo dovrà essere forte non solo nei numeri, ma soprattutto nelle idee e coeso sulle iniziative da intraprendere.

Una cosa è certa: non basta mettere insieme i resti di storie passate. La società sammarinese ha bisogno di un nuovo quadro di riferimento.

 

David Oddone

La Serenissima