Intervista a tutto campo con il Segretario Generale di Usl, Francesca Busignani.
Visto tutto il parlare sullo sciopero per il Contratto banche, la prima domanda è doverosa: qual è la sua posizione?
“Mah guardi, come dice lei, attorno a questo sciopero e a questo Contratto si è fatto un gran parlare; a volte a proposito a volte a sproposito, per non citare chi ne ha scritto diciamo sotto dettatura di “terzi” e questo può aver inciso nel creare acredini fra lavoratori di diversi settori, che nulla porta, se non ad un ‘dividi ed impera’ che forse a qualcuno può fare gioco magari in particolari periodi dell’anno.
Io le dico che lo sciopero viene fatto quando le rivendicazioni delle parti sono distantissime e con lo stesso, per così dire, si esercita una pressione per far capire che, ok la mediazione, ma non un qualcosa che sia solo in un senso, quello della controparte”.
Questo sciopero, una cosa è certa, passerà alla storia…
“Forse mettendo prima il carico, per così dire da 90, dei tre SG, forse e ripeto forse, perché non lo sapremo mai, avremmo potuto dare una spinta ulteriore ad una trattativa troppo distante e con tempi troppo lunghi, non sicuramente per colpa dei dipendenti che si sono visti e si vedono praticamente tutti i giorni con le Federazioni Servizi delle OOSS.
In ogni caso, visto che i servizi bancari sono di pubblica utilità anche se di diritto privato, venerdì 16 ho chiesto un incontro fra Segretari Generali e Federazioni per capire quale fosse il giusto bilanciamento fra lo sciopero, le difficoltà dei lavoratori del settore e degli altri lavoratori, per confrontarci su cosa fare come SG per aiutare ad uscire dall’impasse; perché siamo un Sindacato Confederale e così, per tutelare tutti i lavoratori, dobbiamo comportarci.
Quindi, dopo un’attenta riflessione, il 19 abbiamo incontrato il Governo, e assieme alla rappresentazione delle richieste dei dipendenti bancari, delle motivazioni di tali richieste e del perché avessero deciso di scioperare, ho auspicato che il far sedere al tavolo la controparte al più presto e velocizzare la trattativa per trovare un giusto punto di caduta sarebbe stata ‘cosa buona e giusta’. Cosa che avrei detto per qualsiasi altro contratto in fase di stallo.
Martedì pomeriggio, dopo averne parlato in Congresso la mattina, il Governo ha convocato tutte le parti richiamando ad un atto di responsabilità e di questo li ringrazio; Le Federazioni si sono presentata assieme ai Segretari Generali e le RSA”.
Quindi lo sciopero si è interrotto per così dire forzatamente?
“No, assolutamente no, lo sciopero è stato sospeso perché i lavoratori del settore bancario hanno deciso con difficoltà ma con fortissimo senso di responsabilità, prima dell’incontro con il Governo e la controparte, di riaprire le sedi per non mettere in ulteriore difficoltà i lavoratori degli altri settori visto che la situazione era diventata insostenibile, sportelli bloccati e bancomat vuoti.
Ed è giusto rimarcare che i lavoratori delle banche hanno un buon rapporto e tengono ai loro clienti, sicuramente più di qualche Direttore balneare, lautamente pagato, di tempi passati da non molto”.
E proprio sul Contratto Banche, anche qui la domanda è doverosa: cosa ne pensa?
“I dipendenti delle banche è da più di un decennio che non rinnovano il Contratto; l’ultimo rinnovo era stato fatto, non firmato da noi, perché all’epoca avevamo pochissimi o forse nessun iscritto e le altre OOSS non ci aveva invito al tavolo di contrattazione, con uno 0,50% di aumento, se ricordo bene.
Al contrario oggi, dove finalmente c’è una ritrovata unità sindacale, anche chi non ne avrebbe diritto con i numeri, grazie all’invito delle altre due sigle sindacali o di una, si siede a contrattare. Questo a dimostrazione che finalmente è prevalso un forte spirito democratico.
Penso che i lavoratori di un Contratto fermo all’incirca dallo stesso tempo di quello della PA, che però aveva rinnovato all’epoca con una percentuale molto più alta, abbiano diritto almeno fino al 2024, anno di scadenza di quasi tutti gli altri contratti, alla stessa percentuale di aumento. Cosa che ho ribadito in più occasioni e per gli o l’anno a seguire di una percentuale ulteriore mediata fra la richiesta e l’offerta, perché è palese che dal 2025 chiederemo l’aumento per i Contratti scaduti.
Penso anche che, tutto quello che è stato ipotizzato dalla controparte al tavolo e va a gravare pesantemente in termini di differenza di trattamento fra i nuovi assunti e i vecchi, vada cassato, così come va cassato in qualsiasi Contratto di lavoro di qualsiasi settore”.
Visto che giovedì scorso vi siete visti con la controparte, ci può dire qualcosa di più sulle proposte che vi hanno fatto?
“Guardi, gli incontri tecnici, così come le assemblee, sciopero o i sit-in con i dipendenti, li ha seguiti per USL il Segretario Federale di riferimento, Marco Santolini, coadiuvato dal funzionario Ricardo Ceccoli, che a mio avviso, ma non solo, stanno facendo un ottimo lavoro.
La loro autonomia è massima anche se chiaramente ci relazioniamo su tutto, e pur pensando che un passaggio Confederale dovesse essere fatto quando lo stallo ha iniziato ad essere insostenibile, sia per i lavoratori delle banche che per gli altri fruitori del servizio, mi fido di loro ciecamente. Sono preparati, sempre sul pezzo, ponderano; sanno fare molto bene il loro mestiere, il nostro, quello di un bravo sindacalista, quello di trovare la giusta mediazione per ottenere il giusto risultato fra le parti, che si tratti del Contratto banche o di qualsiasi altro Contratto, perché i diritti dei lavoratori, così come i doveri, devono essere uguali per tutti anche se calati in realtà differenti.
Inoltre sono a disposizione per partecipare alla trattativa se richiesta. Al momento così non è stato e a meno che non si torni, cosa che non auspico, ad uno stallo che riverbera negativamente sui dipendenti e sul paese, non ripeterò la dovuta iniziativa di intervenire direttamente.
Ma se fosse necessario presenzierò agli incontri, così come ho fatto per gli altri Contratti quando è stato doveroso.
Sulle proposte della controparte, finché la trattativa non sarà giunta al termine con i giusti punti di caduta, preferisco non dire nulla”.
Che rappresentatività ha nel comparto USL?
“Nel settore bancario siamo il 2° sindacato, mi permetta la battuta, stessa posizione che abbiamo fra le tre sigle Sindacali da fine 2022.
Comunque battute a parte, bisogna per onestà d’informazione dire che la CDLS qui è la 1° indiscussa con un buon distacco da noi e che è quella che ha tirato le fila della trattativa.
In ogni caso siamo pienamente titolati a sederci al tavolo e dire la nostra”.
In ultima analisi, cosa si aspetta che accada adesso?
“Quello che vorrei non accadesse è la ripresa dello sciopero, sia perché i dipendenti delle banche si meritano una chiusura di contratto veloce e decorosa, sia perché diventerebbe complicato per tutto il Paese”.
David Oddone
(La Serenissima)