Prosegue al Senato italiano l’iter di ratifica dell’accordo tra Italia e San Marino in materia di collaborazione finanziaria, raggiunto sul Titano il 26 novembre 2009.
Il testo martedì è stato esaminato e approvato dalla commissione Affari esteri di Palazzo Madama, assieme a un emen- damento richiesto dalla commissione Bilancio che precisa che “dall’esecuzione della presente legge non de- vono derivare nuovi o mag- giori oneri per la finanza pubblica”.
Il relatore, il senatore del Partito democratico Carlo Luccherini, potrà dunque, si legge nel resoconto dei lavori della commissione, “riferire favorevolmente all’Assemblea sul disegno di legge in titolo”. La normativa è stata ereditata dalla precedente legislatura ed era stata presentata dagli ex ministri Emma Bonino (Esteri), Angelino Alfano (Interno); Fabrizio Saccomanni (Finanze) e Enzo Moavero Milanesi (Affari europei). “Disciplina e rafforza si legge nella relazione la collaborazione tra le autorità finanziarie dei due Paesi”, favorendo “stabilità, trasparenza e integrità dei sistemi finanziari” per “prevenire e reprimere i fenomeni connessi agli abusi di mercato, al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo”.
L’intesa, prosegue la relazione, “prevede la più ampia collaborazione tra le autorità di vigilanza italiane e sammarinesi nel settore bancario, finanziario e assicurativo, con possibilità di ispezioni dirette e congiunte sugli intermediari sammarinesi controllati da intermediari italiani e l’inopponibilità del segreto bancario”.
Lacollaborazione è inoltre estesa alle attività investigative e di indagine tra la Guardia di finanza, la Direzione investigativa antimafia, la Gendarmeria e il Nucleo interforze sammarinesi, e ai rapporti tra Aif e Uif. Il Titano si è anche impegnato ad adottare una serie di normative: sui dati informativi dell’or- dinante che accompagnano i trasferimenti di fondo, sui controlli sul denaro contan- te; sugli abusi di mercato. Previsto anche lo “scambio di informazioni riguardan- ti l’esistenza, la tipologia e il numero di rapporti giuri- dici finanziari presso inter- mediari operanti in ciascun Paese”. Infine viene istitu- ita una commissione mista per la verifica dell’osservan- za dell’accordo, che si riuni- rà a cadenza annuale. La Tribuna