San Marino. Si è aperta la corsa al vaccino anti Covid. Ma che confusione! L’unica speranza rimane sempre la scienza … di Alberto Forcellini

Moderna, Pfizer, Astrazeneca, Biontech, Jansenn, Johnson & Johnson. Quale antidoto arriverà per primo sul mercato? E qual è l’efficacia da attenderci? C’è chi dice al 90 per cento, chi al 94 per cento, altri sono ancora sul vago. C’è chi è vicino alla commercializzazione, chi sta avviando la fase 3, chi aspetta l’autorizzazione alla United States Medicines Agency (FDA) per poi andare direttamente sul mercato. Chi dice che dovrà essere conservato in appositi contenitori a 80 gradi sotto zero, chi invece in un semplice frigorifero. C’è chi dice che nella prima fase distributiva metterà un prezzo al di sotto dei 3 euro, altri non si sbilanciano. Dai cinesi non sappiamo ancora niente, e forse arriveranno prima di tutti.

Certo è che tutte le maggiori aziende farmaceutiche mondiali stanno stringendo i tempi, in qualche modo sorprendendo tutti perché di norma per mettere a punto un vaccino ci vogliono almeno tre anni. L’affare è enorme, e ci si mette di mezzo anche la politica estera. Già da tempo, il premier russo Vladimir Putin annuncia il Vaccino3: coprirà il 92 per cento della popolazione. Trump fresco di sconfitta e in versione Cettolaqualunque tuona: “Vaccino gratis per tutti se torno alla Casa Bianca”. L’Europa ha appena annunciato l’acquisto di 1,2 miliardi di dosi, ma gli altri grandi Paesi degli altri continenti non sono da meno. Comprensibile che ci sia qualcuno che sta già facendo marketing puntando sul “prezzo politico”, cioè al di sotto delle stesse spese di produzione, tanto poi i margini di rientro sono vastissimi.

Ma ci sono altri problemi che ruotano intorno al vaccino anti Covid, oltre a quello dei trasporti e dello stoccaggio, che sembrano insormontabili: a chi sarà destinato in via prioritaria? Sarà obbligatorio? Chi garantirà sulla sua efficacia? Ci saranno effetti collaterali? Sarà davvero una panacea? E subito raffredda ogni entusiasmo la virologa Ilaria Capua, direttrice dell’UF One Health Center: “Evita la malattia ma non l’infezione”. Poi spiega: “Chi si vaccina contro il coronavirus non si ammala ma si può infettare lo stesso e trasmettere la malattia se non porta la mascherina. Quando si vedrà l’effetto della vaccinazione, anche i più scettici la faranno”.  Ancora: “Esistono pochissimi vaccini che danno immunità sterile e se io incontro il virus sono totalmente impermeabile. Nel mondo reale, se sono vaccinato ho una barriera che mi protegge dalla malattia. Ma da vaccinato posso andare in giro come se fossi sicuro al 100%? La risposta è no. Quando si parla di efficacia, si fa riferimento alla malattia”.

Morale della favola: dovremo indossare la mascherina ed evitare gli assembramenti per molto tempo. Per il resto, possiamo fare riferimento solo a fonti ufficiali.

La Coalition for Epidemic Preparedness and Innovations (CEPI), organizzazione internazionale che ha lo scopo di promuovere lo sviluppo e lo stoccaggio di vaccini contro microorganismi in grado di causare nuove e spaventose epidemie, sta coordinando i numerosi progetti per la preparazione di vaccini contro il virus SARS-CoV-2.
A causa della recente scoperta del virus e della difficoltà di prevedere il tipo di risposta immunitaria prodotta, le strategie adottate risultano molto diversificate fra loro e, di conseguenza, il tipo di vaccino in grado di proteggere dall’infezione. In particolare, i ricercatori stanno lavorando su tre tipologie di vaccini: Vaccino a RNA, Vaccino a DNA, Vaccino proteico. Non è questa la sede per entrare nelle loro particolarità scientifiche, ma possiamo dire che ci sono risultati importanti su tutti i fronti, la ricerca continua e sicuramente qualcuno arriverà prima degli altri.

Siccome siamo senza ombra di dubbio contro i negazionisti, i no vax e i no mask, non possiamo fare altro che dichiarare la nostra fiducia indiscussa sulla scienza. Che è una questione complessa, ma che ha dimostrato di avere gli strumenti per salvare l’Umanità. Ci ha salvato dal vaiolo, dalla poliomielite, dalla meningite, da tutti i ceppi influenzali dell’ultimo secolo. Ci salverà anche dal Covid. Su questo non abbiamo dubbio alcuno.

a/f