Gentile Direttore, apprendo con sorpresa l’epilogo della lite che il Sig. Filipin aveva in Italia.
Con sorpresa poiché dagli atti e dalle decisioni che nel corso del tempo aveva preso BCSM, ossia l’elevare un muro invalicabile all’ingresso di Filipin a San Marino, a tutto si poteva pensare, tranne che vi fosse l’assoluzione.
Si era indotti a pensare che il vigilatore avesse info di prima mano tali da indurlo a comportarsi in quel modo.
A questo punto però un dubbio sorge spontaneo: negare ad oltranza l’autorizzazione a Ras è stato solamente un atteggiamento iper prudente, un eccesso di zelo o c’è dell’altro. Perché come diceva un noto politico italiano “a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca”.
Si è indotti a pensar male poiché, leggendo le carte, la Ras era stata messa nel mirino (come l’oggetto del desiderio) da un noto soggetto vigilato sammarinese.
Allora è stato solo eccesso di zelo o si è cercato di spingere l’agenzia d’assicurazioni in mani diverse dal Filipin? Se non è così immagino che arriverà velocemente l’autorizzazione finora negata.
Grazie da un suo lettore.