San Marino. Non si placano le tensioni nella Polizia civile. Attesa per nuove iniziative.

dowProseguono le tensioni all’interno del corpo della Polizia Civile.
Ieri una larghissima parte degli agenti si sono riuniti in assemblea, attorno all’ora di pranzo, per discutere nuovamente delle proprie condizioni lavorative.
L’assenza delle camicie gialle in postazioni fisse come quella della porta del paese nel centro storico non è passata inosservata tant’è che per qualche tempo è circolata l’ipotesi che si trattasse di uno sciopero.
Gli agenti, insieme ai rappresentanti dell’Usl, si sono invece confrontati sul da farsi dopo il botta e risposta a mezzo stampa con i rappresentanti degli agenti della Gendarmeria.
A sollevare i problemi erano stati gli agenti di Albina Vicini che in una nota avevano annunciato la volontà di “non rispettare più l’accordo Sindacale sottoscritto in data 8 giugno 2010, e che aveva una durata sperimentale di un solo anno in quanto, non solo risulta scaduto oramai da più di cinque anni, ma a oggi non vi è neppure la dotazione organica
minima per l’espletamento di tali funzioni”.

Il punto forte della protesta è infatti la carenza ormai cronica di personale.
Oggi ci sarà una nuova riunione ristretta ai rappresentanti sindacali dopo di che verrà diramata una nota dall’Usl con le decisioni adottate.
Tra le ipotesi che sono circolate ieri non mancano quelle di proteste eclatanti. Su tutte quella di chiedere in blocco il trasferimento all’interno della Pubblica amministrazione.

(d. gi.)

La Tribuna