SAN MARINO SI PRESENTA IN BRASILE CON CINQUE ATLETI. E NEL TIRO A VOLO LA SQUADRA È DAVVERO COMPETITIVA

perilli-e1405914752310Ad un mese esatto dall’inizio dei Giochi di Rio sono cinque gli atleti sammarinesi già sicuri di volare in Brasile. Un numero – peraltro già superiore a quello del 2012, quando a Londra si esibirono in quattro – che potrebbe pure lievitare di un’unità con la presenza di una nuotatrice, in ballottaggio le ‘ondine’ Beatrice Felici ed Elena Giovannini. Lo sport più rappresentato per l’antica repubblica sarà il tiro a volo. Una disciplina che ha radicate tradizioni sul Titano, così come è doveroso ricordare che i tre tiratori che varcheranno l’oceano si sono conquistati il diritto a partecipare sul campo e non attraverso una ‘wild card’. In pedana, a Rio de Janeiro, si affacceranno le sorelle Alessandra e Arianna Perilli, più Stefano Selva: per tutti e tre la specialità è il trap. Alessandra, la più giovane delle sorelle che imbracciano il fucile e mandano in pezzi i malcapitati piattelli, alle Olimpiadi di Londra sfiorò addirittura il podio. Alle spalle della mattatrice Jessica Rossi, l’azzurra che vinse l’oro, la Perilli jr. si trovò a spareggiare con altre due avversarie, in palio l’argento, il bronzo e quella che in gergo viene definita la medaglia di legno, riconoscimento riservato a chi arriva quarto. Purtroppo la tensione si fece sentire e Alessandra rimase fuori da un podio che poteva essere suo. Podio che sarebbe stato il primo in assoluto per lo sport sammarinese nei Giochi a cinque cerchi. Adesso ci riprova, la forte tiratrice, così come hanno chances di ben figurare la sorella Arianna e Selva, tiratori abituati ai grandi palcoscenici della Coppa del Mondo.
L’atletica leggera sarà rappresentata grazie a Eugenio Rossi, 24enne saltatore in alto che si è meritato senz’altro una wild card in quanto il suo personale (due metri e 27) è misura di statura internazionale. Ai recenti campionati italiani assoluti, poi, Rossi ha catturato l’argento alle spalle del solo Tamberi. Eugenio prima gareggerà agli europei di Amsterdam e chissà che nella terra dei tulipani non prenda corpo quel 2.29 che lo qualificherebbe di diritto al di là della carta a invito. Il quinto titano, infine, sarà Karim Gharbi, un judoka che si cimenterà sul tatami grazie a un’altra wild card.