San Marino. Si può far meglio? Si … di Marco Severini

Si può far meglio? questo è il titolo del mio editoriale di oggi. Si è la risposta.

La domanda, e la risposta, sono ovviamente poste a chi ci sta governando.

Facciamo mente locale a quanti soldi abbiamo speso in consulenze inutili, a lavori dati ad imprese esterne o interne che poi subappaltano il lavoro a quelle esterne (!!), oppure a trasferte talvolta non necessarie.

E’ palese che si possa evitare di spendere soldi inutilmente utilizzando le nostre risorse, anche umane e sto pensando non a caso all’Avvocatura di Stato, e per quanto riguarda i viaggi istituzionali usare ancora di più le call e le videochiamate. Capisco che alcuni viaggi siano indispensabili ma abbiamo visto che altri non lo sono affatto; proprio per disincentivare l’abuso di questi viaggi ”istituzionali” pagati con i soldi dei contribuenti sarebbe opportuno che mensilmente questi fossero pubblicati con tanto di costi, e di persone che vi hanno partecipato, sul sito interni.sm in modo che tutti i cittadini possano vederli nella massima trasparenza possibile. 

Quindi bene ha fatto Libera, come altri partiti di opposizione negli anni passati, a chiederlo in una interpellanza e a rendere conto di quanto hanno speso in queste trasferte! Ma non dovrebbe essere un partito di opposizione a chiederlo ogni volta, dovrebbe essere lo stesso esecutivo a farsi promotore di questa pubblicazione. Altra questione poi che ho notato è quella che nel sito Consiglio Grande e Generale le risposte alle interpellanze non sono di pubblica visione ma, per vederle, bisogna accedere con una password che solo i politici hanno; questo non è molto corretto né molto trasparente. Occorrerebbe renderle pubbliche, ma ritorneremo su questo argomento.

Abbiamo chiesto si può far meglio? Si è stata la mia risposta e la riaffermo tuttora con convinzione. Anche sul settore degli aumenti delle bollette non si è brillato molto. Abbiamo assecondato insulse e assurde, a mio legittimo parere, pretese dell’AASS in tema di aumento di bollette, che addirittura chiedeva un incredibile aumento del 105% e del 120% che avrebbero portato sicuramente in default il sistema. Ora l’Autorità dell’Energia ha concesso un inutile aumento del 30% sulla tariffa del gas. Ma siamo sicuri che questo aumento non porti danno all’economia e alle famiglie sammarinesi? Un aumento che, come abbiamo visto in tanti nostri articoli, è del tutto ingiustificato in quanto serve solo a dare liquidità provvisoria all’AASS per l’acquisto sul libero mercato di gas metano. Una liquidità che poi ritorna in quanto la Enel Global Trading restituisce all’AASS la quota del prezzo di mercato pagato eccedente gli 0,44 euro. In sostanza i sammarinesi obbligatoriamente sono tenuti a fungere da banca all’AASS; mi pare ci si stia esagerando e che si sia svilita la mission stessa dell’Azienda Servizi che dovrebbe essere al servizio del cittadino e non viceversa.

Ma il punto che a me sta più a cuore non è questo ma è quello dell’assenza totale di questo esecutivo in tema di transizione energetica. Ovvero sulla mancata realizzazione di quelle infrastrutture che ci possano rendere autonomi dal resto del mondo e quindi indifferenti alle burrasche speculative, sia del mercato che dell’AASS, come invece è avvenuto ultimamente con il prezzo del gas. Mi riferisco al fatto che si è tanto parlato di transizione energetica ma nulla invece si è ancora fatto, stessa cosa con l’indipendenza idrica; anche in questo caso si è parlato sin troppo di uno sbarramento a Gorgascura oppure della captazione dell’acqua da potabilizzare in tanti pozzi sparsi nel territorio ma nulla è stato ancora fatto; almeno io, da osservatore privilegiato delle dinamiche sammarinesi, non ho visto nulla. Poi ci ritroviamo a razionare l’acqua in estate, unici in tutta la Romagna, e a comminare sanzioni importanti ai sammarinesi per disincentivare il suo uso per evitare di ricorrere all’acqua di Ridracoli, che costa caro.

Si può far meglio? Si.

Pensate solo al fatto che mettendo pannelli fotovoltaici sui tetti statali, sui parcheggi e sulle fabbriche potremo già avere un 20-30% del fabbisogno energetico dello stato. E facendo un campo fotovoltaico che potrebbe costare sui 20 milioni di euro, peraltro quanto spendiamo all’anno per l’acquisto di gas metano!!!, da posizionare magari a San Giovanni nell’attuale discarica potremo essere davvero energeticamente indipendenti, una volta per tutte. Favole? no dati certi e reali che nessuno però ha ancora realizzato o pensa di farlo. E pensare che ci potrebbero essere degli enti dell’Onu tipo Irena che finanzierebbero, anche a fondo perduto totalmente o parzialmente, la transizione energetica di San Marino. Ed allora perchè non farlo? Ma da subito dato che per fare questa transizione ci vorrebbe solo qualche mese! Questa sarebbe davvero una cosa importante, oltre a quelle già fatte, che questo esecutivo potrebbe fare ed essere ricordato soprattutto per questo.

Quindi basta polemiche e sprechi, il futuro è nostro! Rimbocchiamoci le maniche e facciamo in modo di essere il più indipendenti possibile: facciamo investimenti, che poi si ripagano da soli, su di noi e sul nostro territorio.

Basta sprechi e spese inutili, facciamo investimenti importanti per il nostro paese e per il nostro benessere.

Coraggio! Possiamo farlo. Ora.

 

Marco Severini – direttore del GiornaleSM.