Gentile direttore, cosa mi spinge a parlare ancora di questa storia?
L’aver saputo che il “sacerdote”celebri ancora la messa. Questa non è una polemica, tanto meno una denuncia ma solo far sapere una volta per tutte, che questo “signore” ha avuto un comportamento che ritengo molto grave, quello di aver preso in giro persone che gli hanno voluto un bene immenso e che pur di arrivare ai suoi scopi ha, in nome di Dio, giurato amore, ha promesso cose che poi non ha mai mantenuto, ha avuto comportamenti cattivi verso chi lo amava.
Mi ha minacciata di rivelare cose private durante la mia confessione, quando era il mio padre spirituale. Sbagliare è umano, continuate a farlo è diabolico, soprattutto per il ruolo che ricopre.
In più la curia lo aveva sollevato dall’incarico di parroco non per i suoi comportamenti inqualificabili nella sua comunità, ma per lo scandalo che c’è stato.
Il prete non è stato punito, ora è amministratore parrocchiale in un’altra chiesa lì vicino. Ricoprire questo ruolo è come essere parroco anche se per un breve periodo. Oltre al danno, la beffa.
Non c’entrano altre donne, come all’inizio si era parlato, ero io che, quando mi sono accorta che stava complottando contro di me, senza motivo ma per pura cattiveria e invidia, per farmi perdere del lavoro per me importante, facendomi credere che mi voleva bene, e gettando fango sulla mia persona, a mia insaputa, l’ho lasciato e da allora si è scatenata la sua cattiveria narcisistica.
Per questo ero andata dal Vescovo a chiedere aiuto, ma se non fosse stato per qualche persona e (non io, questo lo voglio chiarire) ad inviare al Giornale SM, alcune nostre conversazioni private, il sacerdote sarebbe rimasto ancora al suo posto, facendo danni.
In più, la curia mi ha tenuta buona per un po’ di tempo, dicendomi che il prete era in ritiro e dovevo dimenticare, ma come succede in casi anche più gravi del mio, mi riferisco anche a quelli dei preti pedofili, le diocesi, insabbiano tutto, e poi trascorso un po’ di tempo, i sacerdoti vengono riammessi con incarichi a volte prestigiosi in luoghi meno frequentati.
Desidero far sapere la verità, siamo in democrazia e dire le cose come stanno non è reato.
La gente deve sapere.
Per quanto riguarda me, chiedo una cosa sola, che mi vengano fatte le pubbliche scuse per il danno subito. Poi chiudo qui e ricomincio la mia vita e per quanto riguarda il prete, sarà la sua vita a pensare a lui.
Grazie.
Giuliana Cunsolo”