San Marino. Si rompe l’aria condizionata in Consiglio: anche da lassù qualcuno cerca di fermare Celli e soci. Ma non basta

Civico 10 “disturba”? Ecco che quelle volpi di Ap risolvono tutto: dentro il Psd! O buona parte di esso. Saranno anche il nuovo che avanza questi qui di Adesso.sm, ma neppure la peggiore Dc era arrivata a tanto. Potremmo stare qui a raccontare quanto non fatto e quanto smantellato dalla attuale maggioranza in questi primi 6 mesi di governo, ma per dare il metro di quello che succede, basti citare il debito da 200 milioni, fatto passare in un Consiglio di agosto, con addirittura la minoranza che lascia i lavori del Consiglio! Cose che per fortuna al giorno d’oggi non hanno eguali in Europa. Pare allora che Civico 10 – non Zafferani che è perfettamente allineato – stia battendo i pugni sul tavolo non potendo più tollerare la situazione anche per via della emorragia di voti verso Rete. E in effetti l’unica via d’uscita per l’attuale maggioranza per non tornare a casa dopo appena un anno, pare un rimpasto. Via Celli e si ricomincia. Una posizione questa che ovviamente non va giù a chi ha portato avanti prima e dopo le elezioni l’attuale strategia sul settore finanziario. E allora? E allora Silvia Cecchetti con dietro Claudio Felici sta lavorando per spaccare il Psd in modo da annacquare fortemente la posizione e il peso specifico di Ciacci e compagnia. Al momento questo lavorio ha fatto breccia solo su due Consiglieri. Neanche a dirlo, Capicchioni e Riccardi. Gli unici ad essere rimasti in Consiglio quando l’opposizione, visto l’andazzo, ha preferito lasciare. Per quanto riguarda Capicchioni è colui che ha sempre sponsorizzato il duo Grais-Savorelli. Riccardi invece segue semplicemente le direttive del padre che dopo la legnata elettorale cerca di rimettersi in carreggiata corteggiando Ssd, nella speranza di essere invitato nuovamente alla mensa di chi conta. In tutto questo bailamme veniamo a scoprire che non funziona più neppure l’aria condizionata in Consiglio, dunque si muore letteralmente dal caldo. Come dire insomma che persino da lassù qualcuno sta cercando di proteggere la millenaria storia sammarinese. Ma non basta perché la maggioranza tira dritto comunque! Non resta che appellarsi al Santo Marino che ha sempre vegliato su questa Antica Repubblica preservandone l’identità, la sovranità e la Libertà. Più prosaicamente basterebbe che qualche Consigliere di maggioranza aprisse gli occhi. Ma da chi è entrato con una manciata di voti in Parlamento forse è davvero chiedere troppo…