Una delle basi della democrazia è la trasparenza, cioè il controllo che possono e devono fare i cittadini sull’operato del governo e dei partiti. Le istituzioni nascono dalla volontà dei cittadini e pertanto il loro funzionamento deve essere controllabile dai partiti rappresentati in Consiglio e dalla stampa che ha il compito di esprimere valutazioni e di informare. Il cittadino non può essere trattato come un suddito privo di informazione. Il Palazzo del potere non può essere opaco altrimenti la democrazia diventa illiberale e si dispone all’autoritarismo.
Siamo in presenza di un governo che evita il confronto e dà priorità al decisionismo rispetto alla dialettica. Un governo che prende decisioni di grande rilievo e le copre con il segreto. Ha fatto contratti per tre debiti rispettivamente di 150 milioni, 340 milioni, 350 milioni, ma questi contratti sono stati secretati per nascondere un aspetto fondamentale. E’ stata fatta una relazione sulle infiltrazioni mafiose ed è stata secretata per coprire il malaffare. Sono state aperte intese con i Cavalieri Bianchi secretando i presentatori e gli accordini, ma anche le informazioni sui personaggi. Il testo dell’accordo con l’Unione Europea non è conosciuto neppure dai membri di governo.
Siamo all’ossimoro della trasparenza opaca.
Emilio Della Balda