”SAN MARINO SICURA”. Nascerà questa Associazione per incentivare la ns. sicurezza.

Riceviamo e pubblichiamo:

“Probabilmente avrete sentito parlaredel furto che io e la mia famiglia, a Cailungo, abbiamo subito la settimana appena passata. In più occasioni mi eracapitato di sentire parlare del ‘trauma post-furto’, però solamente quandosi vive in prima persona si riesce a comprendere: è una violenza subdola,uno stupro psicologico che ti stordisce, disorienta, indebolisce. Ancor di più se questo capita a un sammarinese. Quando mi sono svegliato, quella mattina del 7 di maggio, ho immediatamente visto le ?nestre danneggiate, poi progressivamente ho ravvisato l’intero ammanco, compresa la mia auto. Ho chiamato immediatamente il 113, la gendarmeria nel giro di breve è arrivata sul posto. Dopo aver eseguito i primi rilievi del caso, prontamente i gendarmi hanno capito che il furto era stato piani?cato e preparato con scrupolo con l’aiuto di un basista. Alla domanda degli stessi gendarmi di chi avesse potuto “tenerci d’occhio”, il nostro pensiero è andato immediatamente ai grossi cantieri edili nei pressi della nostra abitazione.

Gli stessi agenti ci hanno detto: ‘Quei cantieri andrebbero controllati meglio!’.

Ho suggerito di veri?care il Telepass e il Via Sat di cui la mia auto era munita poi eventualmente fare le veri?che presso i cantieri adiacenti delle abitazioni derubate con identi?cazione degli addetti ai lavori veri?cando la regolarità con l’Uf?cio del Lavoro.

Va da sè che in questi casi bisogna procedere con la massima celerità perché ogni minuto è prezioso per tentare di acciuffare i criminali in fuga. Bene, nella nostra amata Repubblica nulla di questo è possibile! Non ci sono contatti con la società Autostrade per reperire dati o ?lmati registrati ai caselli autostradali, addirittura sono stato disincentivato dal farlo perché ‘i ladri non sono così stupidi da utilizzare il telepass’, mentre, invece, successive indagini smentiscono questa tesi infatti le autorità italiane mi hanno poi riferito che la mia auto alle 6e30 della mattina stessa aveva varcato il casello di Napoli Nord! Non c’è nessuna competenza in merito al funzionamento del sistema satellitare Via Sat, solamente tramite un consiglio di un amico sono stato in grado di informare la gendarmeria che

il Via Sat è dotato al suo interno di una scheda telefonica pertanto si potrebbe rintracciare il segnale. Qui un ulteriore ostacolo perché i gendarmi mi hanno risposto che ‘ha poco senso effettuare questo tipo di controllo perché i tempi di riscontro sono lunghi e quindi la tua macchina hanno già fatto in tempo a caricarla su un container’. A completamento delle indagini preliminari si sarebbe dovuto fare un controllo al personale delle aziende italiane in subappalto,partendo da una ricerca di eventuali pregiudicati. Qui però un successivo impedimento: ‘A San Marino non abbiamo più il terminale’ che permette alla gendarmeria di consultare gli archivi italiani per quanto riguarda precedenti penali o il semplice controllo di una targa forense. Quella stessa mattina, mi metto in contattato con un caro amico al quale circa un anno fa era capitata la stessa cosa. Mi racconta la sua vicenda e mi consiglia di andare a depositare la denuncia a Rimini nei tempi più brevi possibili, perché la denuncia fatta a San Marino viene acquisita dalle autorità italiane a distanza di 2 o 3 giorni. Al che, con la denuncia della Gendarmeria in mano, corro presso i Carabinieri di Rimini e chiedo di fare denuncia anche presso di loro. Questo non mi viene consentito. Il carabiniere di turno cerca di rassicurarmi dicendomi che l’acquisizione in Italia della denuncia è in automatico per cui posso stare tranquillo, al ché gli chiedo di eseguire ?sicamente il controllo sui loro dati informatici. Nello stupore generale della caserma di Rimini mi dicono che della mia auto non c’è alcuna segnalazione. Tengo a precisare che questo accade alle 14e30 del pomeriggio quando il furto della mia auto è stato compiuto alle 3 della notte prima.

A questo punto mi sorgono dei quesiti: a che serve che la gendarmeria intensi?chi i controlli se poi non hanno gli strumenti per approfondirli? Perché continuare a pagare il servizio Interpol e in primis i vari responsabili, coordinatori se poi non riusciamo ad avere nessun collegamento al di fuori della Repubblica?

È in fase di costituzione l’“Associazione San Marino Sicura”, un’iniziativa per la tutela del cittadino che si pone l’obiettivo di migliorare la sicurezza nel territorio con proposte, suggerimenti, idee utili al raggiungimento dello scopo. Pertanto chi fosse interessato può inviarmi una e-mail con i propri dati e recapiti al seguente indirizzo abevitori@omniway.sm,

sarà mia premura ricontattarvi.

Alessandro Bevitori”