Troppe volte ci si trova di fronte a tragedie quando è tardi. Eppure, intervenendo con celerità, si potrebbero evitare eventi catastrofici.
Solo poche settimane fa sono passate davanti ai nostri occhi le immagini terribili di un bus precipitato a Mestre, in un incidente stradale costato la vita a ben 21 persone.
In tre risultano indagati e i tre avvisi di garanzia spiccati dalla Procura sono legati al conferimento delle perizie tecniche sulle condizioni del cavalcavia, e delle barriere di protezione stradale.
Si poteva fare qualcosa di più? Lo diranno le indagini. Di certo, per l’ennesima volta, ci si accorge che qualcosa non va, a giochi fatti.
I trasporti, la manutenzione di mezzi e delle strade, risultano decisivi per prevenire sinistri e drammi.
Un assunto che vale sempre, ancora di più quando si parla di studenti e trasporto scolastico.
Secondo quanto prevede la normativa italiana, ad esempio, gli autobus con caratteristiche urbane, non possono essere destinati all’esclusivo trasporto di alunni.
Questo perché i bus destinati agli studenti hanno, fra gli altri, maniglioni ai quali tenersi più bassi rispetto a quelli degli adulti, e sono provvisti dei cosiddetti “roll bar”, che evitano in caso di uscita di strada e ribaltamento, che chi sta dentro al mezzo possa rimanere schiacciato e compresso fra le lamiere.
Cosa questa che difficilmente può accadere in città dove in teoria le velocità sono estremamente contenute e non vi sono strapiombi o fossi.
I roll bar, infatti, sono prescritti oltre che per il trasporto scolastico, anche nei bus extraurbani o che percorrono strade montane.
Questo in estrema sintesi.
E nella Repubblica di San Marino? Il pensiero va immediatamente all’inverno, a Chiesanuova, quando piove o c’è ghiaccio. Ovviamente non è l’unico Castello o situazione potenzialmente pericolosa.
Ebbene, secondo quanto siamo riusciti a ricostruire, sul Titano non c’è una normativa stringente come in Italia; dunque, è possibile utilizzare bus con caratteristiche urbane anche per il trasporto scolastico.
E in effetti i mezzi che l’Azienda Servizi utilizza per medie e superiori in territorio, non avrebbero i roll bar.
Sempre secondo quello che ci risulta, non vi sarebbe per autobus che costano decine di migliaia di euro, una differenza di prezzo talmente marcata da giustificare la scelta dell’uno, piuttosto che dell’altro.
Fermo restando che comunque sia, quando c’è di mezzo la sicurezza e incolumità dei ragazzi, non si dovrebbe badare a spese.
Ma a maggior ragione, alla luce di questo ulteriore elemento, la scelta dell’Aass appare ancor più indecifrabile.
Così, al nostro giornale, il Segretario Generale Usl, Francesca Busignani: “Parliamo di un tema molto sensibile e come sempre il nostro ruolo è quello di metterci in ascolto anche dei giovani, delle loro necessità, del loro bisogno di sentirsi protetti e al sicuro. Da tempo ormai riceviamo, in questo caso per il tramite dell’Unione Consumatori Sammarinesi, anche e soprattutto dagli stessi studenti, segnalazioni in merito al sovraffollamento dei mezzi di trasporto scolastici. Ora apprendiamo proprio da AASS anche che si tratta per le medie e per le superiori di mezzi urbani senza roll bar. Da AASS, a cui abbiamo chiesto chiarimenti, abbiamo ricevuto una lunga nota indirizzata a UCS, il cui intento oltre a quello di descrivere lo stato dell’arte è forse anche quello di rassicurare. Per garantire un servizio di altissima sicurezza nella nostra Repubblica dove la viabilità è prevalentemente concentrata sulla direttrice della superstrada e in ogni caso su un percorso sicuramente non pianeggiante, mi chiedo se sarebbe stato più opportuno comprare dei mezzi che pur non essendo solo ed esclusivamente per il servizio scolastico, avessero il roll bar.
Penso in ogni caso sia doveroso adeguarsi alla normativa italiana, per non dire europea che è più stringente poiché contempla già il roll bar per i tratti di montagna e extraurbani, quindi le nostre strade e la nostra superstrada. Sarebbe stato bello, una volta tanto però, non doverci adeguare in corsa, ma essere precursori con dei mezzi già in linea con i massimi standard di sicurezza.
Dunque sarà importante, già nei prossimi giorni, cominciare a discutere seriamente rispetto a questo tema”.
Secondo il Segretario Teodoro Lonfernini, che ha la delega all’Aass “fermo restando che si parla di una normativa italiana che a San Marino è ancora assente, la volontà è comunque assolutamente propositiva, ovvero di intervenire a trecentosessanta gradi attraverso piani di azione, per migliorare il trasporto pubblico. Sul trasporto scolastico in particolare – prosegue Lonfernini -, e al di là dei regolamenti, c’è un connubio fra pubblico e privato attraverso la ditta Benedettini (quale Capogruppo dell’ATI, ndr), con la quale si lavora per garantire un servizio di altissima sicurezza. Detto questo va da sé che ci dovremo sicuramente adeguare alla normativa italiana, tanto più in virtù dell’accordo di associazione con l’Unione Europea”.
David Oddone
(La Serenissima)