San Marino. Sinistra Socialista Democratica. Gli interventi e il logo presentato ieri. Denise Bronzetti

logo-sinistra-socialista-democratica-SSDIntervento di Denise Bronzetti

Avrei potuto usare toni trionfalistici per descrivere questo primo traguardo ma l’emozione da una parte e la serietà e l’importanza del passaggio politico mi inducono ad ancorarmi quanto meno ad un “sano realismo”.
Più volte nell’ultimo anno mi sono chiesta che senso ha fare politica oggi, cosa significhi fare politica nel 2016 e qual è l’impegno da profondere, ancor più considerata la situazione di difficoltà in cui versa il Paese. Il quesito non è di poco conto soprattutto per chi come me è nato e cresciuto politicamente all’interno di un ‘organizzazione politica con regole precise e non può certo considerarsi una donna dei “movimenti”. E non è facile dare una risposta al quesito così come non è facile trovare la motivazione ogni giorno quando tutto nel Paese si è fatto estremamente complicato: le finanze si reggono a fatica, la sicurezza sociale vacilla, la disoccupazione è oltre la soglia di guardia; sono sotto gli occhi di tutti le emergenze che la politica a stento riesce a risolvere (di questi giorni il terremoto ISS) anche perché in balia delle inchieste giudiziarie …
Quello su cui però vorrei concentrarmi stasera riguarda la capacità dei partiti di sapere interpretare ancora il presente e di progettare il futuro e come colmare la grande distanza che si è creata dai cittadini. E qui sta il nocciolo della questione e la sfida che ho nuovamente colto nell’abbracciare il progetto, il nostro progetto, della costituente dei riformisti prima e della nuova aggregazione riformista poi. E’ indubbio che la responsabilità del distacco e della sfiducia rispetto i cittadini spetti principalmente alla politica e faremmo tutti bene a riconoscere l’errore come d’altra parte, però, non va sottaciuto un certo assopimento da parte della cittadinanza stessa che con buona pace di tutti “tirava innanzi” nonostante le avvisaglie del disastro imminente fossero ben visibili. La politica deve tornare al servizio del Paese e la differenza, che lo si voglia o meno, la faranno le persone che decideranno di impegnarsi ai vari livelli istituzionali e indipendentemente dagli schieramenti di appartenenza. Per troppo tempo la politica ed i partiti stessi sono stati usati per mero interesse personale e questo è il monito che lancio se è vero che questa nuova aggregazione nasce con il presupposto di cambiare i metodi di fare politica.
denise bronzettiUniti si è più forti, dicono, ma per esserlo occorre condividere perché quando non si è sulla stessa lunghezza d’onda i progetti così come i governi falliscono e a rimetterci è sempre il Paese. Anche per questo motivo la costituente ha scelto di non anteporre la politica delle alleanze al progetto ed alla condivisione dello stesso, come invece si era soliti fare, ma se ciò è vero allora è vero anche che il confronto con le altre forze politiche, che inizierà sin dai prossimi giorni, dovrà essere un confronto aperto a 360 gradi senza preclusione alcuna.
Quello che è certo è che c’è bisogno di più riformismo e dell’impegno della famiglia riformista, che è molto più ampia di quanto rappresentata qui stasera, ed alla quale da oggi è affidato un compito arduo ma stimolante porsi alla guida del Paese.