Intervento di Marina Lazzarini, Segretario PSD
Buona sera a tutti e grazie davvero di aver accolto il nostro invito ed essere qui con noi, così numerosi, a condividere questo passaggio fondamentale per la Costituente dei Riformisti.
Il progetto della Costituente non è un segreto per nessuno. L’idea è nata con l’Assemblea Congressuale del Partito dei Socialisti e dei Democratici del 25 marzo 2015 e si è sviluppata nell’arco di un anno e mezzo di tempo.
Nulla a che fare, quindi, con le operazioni condotte più o meno sotto traccia in questi ultimi tempi da diverse realtà della politica sammarinese.
La Costituente dei Riformisti ha presentato pubblicamente il documento sui contenuti il 25 marzo scorso, frutto di gruppi di lavoro, nei quali si è sintetizzato il percorso compiuto dagli aderenti al progetto per una sinistra coesa, per dare un senso propositivo alla ricerca di sviluppo del Paese, sommerso da tutta una complessità di tematiche che, se non affrontate subito e con decisione, porteranno il nostro Paese in una situazione di crisi ancor più drammatica di quella di oggi.
Un progetto condiviso da diverse componenti della sinistra (PSD-SU-Lab Dem e il consigliere indipendente Denise Bronzetti) che, ad inizio giugno, hanno sottoscritto anche un secondo documento, una mirata Carta dei Valori e dei Principi di riferimento, una sorta di carta di identità, per concretizzare quella svolta profonda, incisiva non solo sul fronte morale e culturale, ma anche economico e sociale.
L’obiettivo è quello di unire i sammarinesi sulla base di un rinnovato patto di cittadinanza, per costruire insieme una forza politica unitaria e maggioritaria, ancorata ai principi del Partito Socialista Europeo e dell’Internazionale Socialista.
Siamo partiti dalle cose da fare e dalla condivisione del metodo perché è dal confronto sui contenuti e sul come raggiungerli che si giocherà poi la partita delle alleanze, non sulle sigle e sui calcoli elettorali.
Confrontarsi, vivere con passione la nascita di nuove idee, non può che essere questo il programma di una sinistra attenta al presente e aperta al futuro, anzi protagonista del futuro. Ogni membro della comunità ha un ruolo importante e la partnership, la tendenza a cooperare, è uno dei principi fondamentali.
Una vera partnership impegnata che permette di comprendere meglio le necessità dell’altro, di evolvere insieme.
Alla sinistra nella storia è toccato sempre il compito di essere in prima linea quando occorre fare sacrifici per salvare la moneta, salvare la fabbrica, salvare il risparmio, salvare i commerci, per un ragionamento semplice: se si salva l’economia si salvano i lavoratori e i servizi sociali. Ma è ancora vero?
Oggi l’economia come l’abbiamo intesa nel XX secolo non si salva più, stanno rapidamente cambiando i rapporti fra il Primo e il Terzo Mondo che non intende più, giustamente, continuare a farsi sfruttare.
Tutto oggi è interconnesso.
È giusto continuare a dar ossigeno al capezzale di quella economia? Continuare a star dietro al Pil, alle crisi bancarie, sta trascinando anche la politica in una crisi irreversibile, come quella che riguarda l’economia.
Così si lascia all’anti politica ogni spazio per sparare a zero, conquistare le persone parlando al loro egoismo, giustificato dalla paura, dal fatto di sentirsi penalizzate da una politica che taglia, riorganizza, restringe il campo d’azione, mettendo in discussione a volte anche diritti al lavoro, alla casa, ad una vita serena.
Oggi occorre mettere in campo di nuovo le idee, declinando i valori forti della sinistra: solidarietà, democrazia, eguaglianza, in una dimensione culturale nuova, che lotti contro gli egoismi, che viva le diversità come ricchezza.
La sinistra deve lottare soprattutto per un cambio di paradigma, basato sul principio dell’interdipendenza: il successo dell’intera comunità umana dipende dal successo dei suoi singoli membri e non dallo sfruttamento di uno sull’altro.
Gino Strada, fondatore di Emergency, il 3 luglio scorso ha detto che “Soltanto dei cretini potevano pensare di continuare a fare guerre in giro per il mondo, pensando che questo non avesse delle ricadute sull’Europa e sull’Italia.”
L’economia, dunque, dovrà essere riprogettata con valori nuovi, con un approccio multidisciplinare e il PIL andrà calcolato in base a parametri più a misura d’uomo.
La Costituente dei Riformisti è certa che il popolo del centrosinistra è molto più numeroso di quanto indichino le fredde cifre contabili delle diverse forze politiche che al momento la formano. Come diceva Aristotele: il tutto è maggiore della somma delle parti!
Il Nuovo Partito che sta nascendo, passando in questa fase intermedia della lista unica, dovrà prima di tutto incarnare questo nuovo unitario punto di vista.
Tanti sono i temi concreti e pesanti che dovremo affrontare, tutti i presenti questa sera lo sanno.
Tutto deve essere fatto per garantire la tenuta del sistema sociale, del wellfare, tenendo in primaria considerazione e in ogni settore i principi della legalità, dell’equità e dello stato di diritto, per tutti, con un occhio di riguardo alle fasce più deboli!.
Ogni volta che la sinistra sammarinese si è unita ha realizzato leggi che hanno determinato svolte epocali delle quali ancora oggi beneficiamo, come l’istituzione dell’ISS, la riforma pensionistica, l’istituzione dell’università, la riforma elettorale.
Non c’è dubbio che San Marino abbia bisogno di politiche riformiste più determinate e determinanti, per far ciò i riformisti devono essere uniti e forti.
Questo progetto oggi è l’unico vero e credibile percorso nel panorama politico sammarinese. Un progetto che, a giudicare dai bastoni fra le ruote che sono arrivati, fa paura perché ha grandi potenzialità.
Questa sera apriamo un passaggio intermedio importante, quello della lista unica, che non tutti sono stati in grado di affrontare. Portiamo a casa un risultato rilevante, nonostante le azioni di disturbo.
Il mio augurio e che tutti insieme si possa continuare a lavorare nell’interesse della nostra amata Repubblica, ampliando i confini del progetto e dando sempre più consistenza all’azione politica riformista.
Marina Lazzarini
Segretario PSD
