San Marino. Smac, Erik Casali: “Qualcuno dica ai sindacati che la guerra è finita. Il nemico è al governo, non in una bottega”

erik casali“Qualcuno dica ai Sindacati che guerra é finita”. Così Erik casali, del Partito sociclista, ritorna sulla questione del decreto sulla certificazione dei ricavi per via telematica relativo alla Smac card, che sta sollevando polemiche e scontro tra associazioni di categoria, sindacati, politica, ecc…

“Nel leggere con stupore alcune gravi affermazioni dei sindacati ‘storici’ contro altri sindacati di categoria come Usc e Usot – scrive Erik casali – viene da pensare che sti vecchi sindacalisti continuino a vivere e a ragionare come quei giapponesi rimasti soli in un’isola dell’Oceano Pacifico e a cui nessuno aveva detto che la guerra era finita”.

Per l’esponente del Ps “è curioso che si esprimano sul lavoro dei commercianti senza conoscerlo, senza vivere la quotidianità di chi ha un negozio, un albergo, un ristorante, e la crisi che subiscono, la cui situazione li porta a lamentarsi, criticare e difendersi dall’introduzione delle nuove norme di uso della Smac, che deve essere una moneta che favorisca la spesa e aiuti i consumi interni e non uno scontrino fiscale, nuove norme che nulla hanno a che vedere con chi si troverà ad usarla ogni giorno, creando problemi a se stessi e anche ai clienti”.

Casali si cimenta anche in una disamina della composizione interna dei sindacati e spiega “una volta fatto il punto, ti dai subito una risposta guardando la composizione e le differenze tra sindacati, quello storico, solone e autoreferenziale, e quelli dei commercianti e operatori del turismo. Infatti mentre questi sono rappresentati da gente che lavora come i loro iscritti e che perde anche parte del suo tempo lavorativo per difendere i propri iscritti, dall’altra parte invece troviamo sindacalisti di professione, che pur non lavorando, rappresentano i lavoratori”.

“Molti in distacco da 5, 10, 15 anni dal proprio lavoro – segnala – col posto garantito a vita, da leggi fatte apposta da loro e per loro. Quindi molta gente che non lavora veramente da una vita, che non ha mai alzato una serranda al mattino, che non é mai stata dietro un banco, che non sa cosa vuol dire far di conto, sindacalisti che non capiscono e spesso non vogliono capire le ragioni di gente che si è fatta da sola, creandosi un lavoro senza aver niente di garantito”.

Per Casali quindi ci sono “da una parte i commercianti, gente che si guadagna il pane da sola” e dall’altra “gente che di lavoro parla solo. E allora di cosa stiamo parlando? Per favore, qualcuno gli dica che la guerra è finita, il nemico é al governo, non in una bottega. E che la Smac serve a aiutare la spesa, non a mettere altre tasse”.

San Marino Oggi