Continua la mobilitazione delle associazioni di commercianti e imprenditori contro la Smac obbligatoria prevista dalla riforma fiscale e entrata in vigore all’inizio dell’anno.
Mirko Dolcini, presidente di Osla, organizzazione sammarinese degli imprenditori, commenta amareggiato questi primi giorni di operatività e chiede al governo un impegno scritto per sospendere le multe. Questi giorni, spiega Dolcini, hanno dimostrato che i problemi preannunciati da Osla, Usot e Usc in merito all’uso quotidiano della Smac si stanno tramutando in realtà.
“È ormai accertato – ha detto – che il sistema è troppo macchinoso ed è troppo lento”. Per questo l’8 gennaio le tre associazioni faranno una conferenza stampa congiunta per spiegare quali sono i problemi principali.
“Siamo pronti a scendere nuovamente in piazza” dichiara ancora il presidente prima di fare la propria richiesta al segretario alle Finanze Capicchioni: “Ci aspettiamo che sia messo nero su bianco la sospensione delle sanzioni per gli operatori economici che non adempiono agli obblighi. O fin da subito ci verrà accordata questa sospensione – scandisce deciso il presidente – oppure non faremo altri incontri tecnici con il governo perché riteniamo questo modo di fare non corretto, illogico e molto arrogante che crea difficoltà e costi agli operatori”.
Intanto sono già stati fissati due incontri tecnici, uno venerdì e uno lunedì prossimo. Lo scoglio da affrontare è sempre uno: la lentezza della procedura. La legge prevede infatti che ogni transazione verso i privati sia certificata attraverso la Smac. Nel caso si usi il Pos bisogna attendere la connessione via internet e la stampa di due scontrini mentre in caso contrario occorre registrare manualmente le operazioni sul sito della San Marino card. Dall’ufficio della segreteria alle Finanze che si occupa della tessera al contrario si sono detti ottimisti: secondo loro tra qualche giorno i disguidi verranno risolti. La Tribuna