San Marino. Soggiorni culturali: aumentano le spese aeroportuali e il governo le fa pagare alle comunità estere. Già tagli negli anni per 30mila euro …. di Franco Cavalli

soldi 50 euroAi lavori della Consulta dei sammarinesi residenti all’estero in corso di svolgimento a Palazzo Begni, è all’ordine del giorno anche il tema dei soggiorni culturali anche per via della presenza dei giovani che vi hanno partecipato questa estate.

Ma proprio da quest’anno la scure della revisione della spesa pubblica ha previsto un taglio a tali spese, ma già le modifiche apportate sul numero dei partecipanti hanno portato a un risparmio di 30mila euro.

Il caso, sollevato già ad agosto da La Serenissima, aveva suscitato una precisazione da parte della segreteria di Stato agli Esteri, che in una nota spiegava come “nella concomitanza dell’organizzazione della Consulta di ottobre” dalla segreteria segnalarono “un aumento significativo delle spese, dovuto principalmente alla lievitazione dei costi dei viaggi aerei”. Per consentire la partecipazione dei giovani, le Comunità argentine e quella di Detroit per prima, avevano l’anno prima deciso di sostenere da sole l’aumento del 35% dell’aumento delle tasse aeroportuali, non solo per i soggiorni culturali, ma anche per la partecipazione alla Consulta.

Sulla questione il presidente della Consulta, Otello Pedini, aveva però parlato di situazione “imbarazzante e antipatica” chiedendo al governo una soluzione definitiva.

Stando ai dati di bilancio, si evince che gli stanziamenti per i soggiorni culturali 2015 è stato di 60mila euro e di questi, 30mila euro sono le spese di viaggio. Lo stanziamento per il 2014 era stato di quasi 69mila euro e di questi, le spese di viaggio ammontavano a 34mila euro. L’anno prima ancora, nel 2013, lo stanziamento per i soggiorni culturali era stato di 70mila euro di 33mila per spese di viaggio, in line con quanto era avvenuto anche nel 2012. Ed è stato proprio nel 2012 che è avvenuto il taglio più significativo, e non tanto per quanto riguarda le spese di viaggio. In quella occasione infatti lo stanziamento è stato abbassato rispetto a quanto avveniva negli anni precedenti, di ben 20mila euro, dato che nelle delibere per gli stanziamenti in favore dei soggiorni culturali per il 2010 e per il 2011, le cifre annuali a bilancio erano pari a 90mila euro di cui le spese di viaggio avevano un costo di circa 40mila euro.

Il taglio dello stanziamento per i soggiorni culturali, nasce quindi già quasi un lustro fa e tale revisione fu fatta modificando il regolamento del 1981 sul numero di partecipanti. Nelle delibere del governo dal 2011, infatti, viene riportata questa dicitura: “A parziale modifica della propria precedente delibera n. 18 del 26 gennaio 1981, ai fini di un contenimento della spesa, la partecipazione ai Soggiorni Culturali nella misura 1 giovane ogni 100 soci. Le Comunità con un numero di soci inferiore a 100 hanno comunque diritto ad un partecipante, mentre le Comunità con un numero di soci pari o superiore a 1000 hanno diritto a non più di 10 partecipanti”.

Lo stanziamento 2015 quindi, rispetto a quello del 2011 vede già una riduzione di 30mila euro, ed è di 8.500 euro inferiore a quello del 2014.

Franco Cavalli