San Marino. Sognando il Cristo ligneo di Michelangelo

Si sarebbe dovuta svolgere oggi la cerimonia della riconsegna del Cristo di Michelangelo che dopo mille vicissitudini sarebbe approdato nella città delle cento torri, Ascoli Piceno che lo attendeva a braccia aperte per essere esposto nella cornice del museo diocesano in attesa di essere trasferito al battistero. La notizia della richiesta di confisca avanzata dal Pm Davide Ercolani è arrivata come un fulmine a ciel sereno e quando tutto era stato deciso nel più piccolo dettaglio. Trattandosi di un’opera attribuita a Michelangelo Buonarroti non c’è però di che stupirsi. Ciò che stupisce è quanto emerso durante l’udienza. Ne abbiamo parlato con l’avvocato del foro di Ascoli Piceno Francesco Ciabattoni che ha difeso Angelo Boccardelli, erede dell’opera. “In udienza – ha detto Ciabattoni – di punto in bianco è stata raccontata una storia a noi del tutto sconosciuta. Seguo da anni e anni la vicenda del cristo ligneo come avvocato di Angelo Boccardelli e mai avevo ascoltato ciò che è emerso, ovvero che qualcuno avrebbe raccontato ai carabinieri che il cristo ligneo non sarebbe attribuibile a Michelangelo e che sarebbe stato acquistato in un mercatino di Porta Portese dall’ambasciatore Ugolini. Riguardo a questo ho seri dubbi che una persona che trattava direttamente con il segretario delle nazioni unite andasse in giro per le bancarelle di Porta Portese. Ci sarebbe piaciuto comunque poter avere l’onore del contraddittorio con chi sostiene una tesi simile. Sono affermazioni molto strane che meritavano di essere chiarite in un contraddittorio. L’altra cosa che non capisco è come mai le autorità giudiziarie non abbiano esperito una perizia. E’ un mistero il fatto che l’opera non sia stata fatta peritare. Da parte nostra al contrario abbiamo proceduto con varie perizie: ad attribuire l’opera a Michelangelo sono stati sia l’Opificio delle Pietre dure di Firenze, sia il professor Heinrich Wilhelm Pfeiffer, uno dei maggior esperti al mondo di Michelangelo. Se poi le autorità giudiziarie sostengono la tesi che l’opera non sia da attribuire a Michelangelo mi chiedo come mai sia arrivata all’ultimo momento la richiesta del sequestro”. Continua dunque ad essere avvolto da un alone di mistero il cristo ligneo la cui sorte sarà segnata dalla decisione che prenderà il Gip di Rimini, Benedetta Vitolo. E chissà se ad Ascoli approderà davvero o se il suo arrivo rimarrà soltanto un sogno.

Repubblica Sm