Magica. Magica. Magica Gilly. Ancora una volta, la sua empatia e la sua bravura hanno attirato un pubblico variopinto, di ogni età, proveniente anche da fuori confine, che sabato sera ha attribuito a lei e a tutti gli artisti che si sono alternati sul palco del Nuovo di Dogana, l’omaggio più gradito: il consenso e gli applausi.
Andava in scena la 26esima edizione del Festival della Magia, nato 28 anni fa e interrotto solo durante la pandemia. Un progetto che praticamente ha i suoi stessi anni e, nonostante la giovane età, è già famosa presso i maggiori teatri di tutto il mondo, dove è richiestissima e dove fa sempre il sold out. Il progetto uscì dal cilindro di suo padre, il mago Gabriel, all’anagrafe Gabriele Merli, nel lontano 1998 e da allora puntualmente ogni anno il sipario si rialza con attrazioni originali, una data fissa nel calendario delle grandi attrazioni sammarinesi. Nel 2009, sempre lui, ha fondato l’Associazione Arte Magica sammarinese. Una passione, anzi una vocazione che parte da lontano e che riassume in poche parole: “Ho iniziato a fare magia a 8 anni e da allora non mi sono più fermato”.
Arti magiche, cioè espressioni artistiche dove il trucco diventa spettacolo, dove parole e gesti vengono pronunciati per il piacere di stupire, ma non solo. Mago Gabriel è soprattutto un mentalist, un illusionista, cioè capace di creare un accadimento solo nella mente dello spettatore, l’irreale che diventa reale come avviene secondo i dettami classici della prestidigitazione. Ha dato prova di saper prevedere i titoli dei giornali, i numeri del Bingo, di sapere imparare a memoria un intero mazzo di carte, di uscire dal carcere di Cagliostro.
La figlia, Giliana Fiore, lo segue sin da piccola, ha imparato dal padre i trucchi, i colori, le movenze; di suo ci mette la capacità di mettersi subito in contatto con il pubblico, di sorridere sempre con una gentilezza e una cordialità che le attirano simpatie da ogni dove. E così ben presto diventa l’illusionista di Mondaino (sammarinese di adozione) con sindrome di Dawn, più famosa al mondo. La sua vita trasformata in una splendida avventura.
Al Nuovo di Dogana, sabato sera, c’erano tanti bimbi incantati dalle magie che lei riesce a portare sul palco, ma c’erano anche tanti ragazzi, persone adulte, nonni, tutti estasiati. Lo spettacolo ha offerto anche molto altro. Sul palco si sono succeduti: Marko Karvo dalla Finlandia, poeta delle illusioni visive; Hugues Protat dalla Francia, un vero genio della comicità magica, celebrato ai Campionati Mondiali; Theolexxy (Francia), giovani illusionisti che combinano modernità e spettacolarità mozzafiato; Olivier Henning (Olanda), prodigio della manipolazione magica, che trasforma ogni gesto in incanto puro; Matteo Fraziano, vincitore di Tu Si Que Vales 2024, la nuova stella della magia italiana; Jerom Murat (Francia), maestro del teatro magico, con la sua iconica e poetica statua vivente a due teste; dall’Italia, le esplosive bolle di sapone giganti con Marco Zoppi e Rolanda.
Ogni volta che si alzava il sipario, si poteva ammirare la modernità delle più avanzate soluzioni tecnologiche per le luci, le scenografie, i suoni; tutto sapientemente dosato con lo stupore genuino che sapevano suscitare gli antichi giocolieri e i giullari di palazzo, perfetti maestri di professionalità. Un risultato possibile solo grazie alla perfetta organizzazione e alla grande esperienza di Gabriel. Non è un caso se il Festival della magia è la veterana di tutte le manifestazioni sammarinesi, goda di sponsor prestigiosi e del patrocinio delle Segreterie di Stato al Turismo e alla Cultura. Del resto, il suo scopo è divertire, senza dubbio, ma anche trasmettere un messaggio di grande valenza sociale qual è quello di abbattere ogni barriera e far comprendere che non esistono differenze nella magia come nella vita, anzi questa arte amatissima può rivelarsi uno strumento chiave per contrastare i tanti disagi della nostra quotidianità. Insomma, illusionismo e magia per riuscire a perdere imbarazzo e timidezza, per cancellare la paura degli imprevisti e affrontarli con destrezza. Come fa Magica Gilly, capace di divertirsi mentre è anche maestra di vita.