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  • San Marino. Soroptimist sul Cyberbullismo: non tacete e denunciate … di Angela Venturini

    È un messaggio forte e chiaro quello che arriva dalla conferenza pubblica sul Cyberbullismo organizzata dal Soroptimist a Borgo Maggiore: ragazzi non lasciatevi sopraffare dalla violenza e dall’arroganza, non siete soli. Denunciate. 

    Sul palco del teatro Concordia si alternano le massime autorità dello Stato: i Segretari di Stato all’Istruzione e Cultura Teodoro Lonfernini, alla Sanità Mariella Mularoni, alla Giustizia Stefano Canti. Al loro fianco la Gendarmeria rappresentata dal Generale Maurizio Faraone e da un nutrito numero di nuovi allievi Gendarmi; la Polizia di Stato italiana, una rappresentante dell’Ordine degli psicologi. In platea i ragazzi della Scuola Media accompagnati dal loro preside Remo Massari e numerosi insegnanti. A fare gli onori di casa, la presidente del Soroptimist, Isabella Maria Gumpert. 

    I ragazzi sembrano giocare, come fanno sempre. Ciò nonostante sono attenti e sanno rispondere quando vengono stimolati. L’argomento è di sicuro interesse per tutti perché tratta un fenomeno che purtroppo è molto diffuso, qual è il bullismo. Vengono così definite le azioni violente e intimidatorie esercitate da un bullo, o un gruppo di bulli, su una vittima, che di solito è un soggetto più fragile e quindi più vulnerabile. Le azioni possono riguardare molestie verbali, aggressioni fisiche, persecuzioni, generalmente attuate in ambiente scolastico. Il cyberbullismo è il trasferimento in rete di azioni vessatorie che possono materializzarsi in ogni momento perseguitando le vittime con messaggi, immagini, video offensivi inviati tramite smartphone o pubblicati sui siti web e sui social network. 

    Le conseguenze possono essere molto gravi perché interessano ragazzi e ragazzini, che possono cadere in depressione, essere vittime di ansia, chiudersi in isolamento e in casi estremi perfino suicidarsi. Bullismo e cyberbullismo sono fenomeni subdoli e possono essere molto devastanti. Ma oggi ci sono conseguenze anche molto gravi per “i bulli”. Che in genere non sono persone forti, ma solo violente, che possono essere punite e in diversi casi anche rieducate. A San Marino, in linea con le norme europee, sono state emanate leggi e decreti che proteggono le giovani vittime, introducono reati penali per i violenti e promuovono iniziative di sensibilizzazione e di consapevolezza al problema. 

    “Se guardiamo i dati – ha precisato il Generale Faraone – potrebbe sembrare che a San Marino il fenomeno non esista. Ma abbiamo il sospetto che episodi sommersi purtroppo non manchino”. Ed è qui che si innesta il lavoro delle Forze d’Ordine e delle istituzioni per far capire ai ragazzi e alle loro famiglie che l’unica vera arma per contrastare la violenza è denunciare tutti gli atti di tipo offensivo e prevaricatorio perpetrati attraverso qualsiasi mezzo. “Non nasconderti, non tacere” questo è il messaggio ripetuto più volte, perché se è vero che l’ambiente sammarinese è in qualche modo assai protetto, non appena i ragazzi prendono il motorino ed escono dai confini, o arrivano a livelli di scuola superiore, episodi di violenza si possono verificare con grande facilità. 

    L’altro messaggio forte mandato ai ragazzi è che la Gendarmeria e più in generale le Forze dell’Ordine non rappresentano solo quelli che fanno le multe, ma sono tutti operatori della sicurezza che tra i primi compiti hanno quelli dell’aiuto alle persone. Quindi: “Ragazzi, abbiate fiducia, noi sappiamo ascoltare!” 

    Infine, è stato annunciato dalle autorità istituzionali l’attivazione di un tavolo di lavoro che, in base a quanto disposto dalle leggi, continuerà questa azione di informazione/formazione iniziata dal Soroptimist per promuovere conoscenza e consapevolezza sia tra i ragazzi, sia tra le famiglie. 

    Angela Venturini