San Marino. Spending review, il segretario Morganti: “La scuola ha già fatto la sua parte”

Prosegue il “percorso di razionalizzazione” del settore scolastico e dopo gli interventi dello scorso anno, c’è apprensione per il decreto che la legge finanziaria impone di adottare entro la fine del mese.

In una nota, la segreteria di Stato per l’Istruzione, cerca di calmare le acque, soprattutto in ambito sindacale, con cui si è già avuto un incontro lo scorso 14 febbraio per esporre le misure previste dal prossimo decreto.

Di fatto, la segreteria presieduta da Giuseppe Maria Morganti, spiega che “la scuola ha fatto già nel 2013 il proprio dovere” intervenendo “più che efficacemente nella difficile fase di spending review e cogliendo gli obiettivi finalizzati al riequilibrio del bilancio dello Stato”.

L’intervento ulteriore, così come richiesto dalla finanziaria, “si limita a completare il percorso di razionalizzazione” attraverso una serie di misure che la nota elenca: la riorganizzazioni degli orari nei nidi e in due plessi della Scuola dell’infanzia, nell’accorpamento di due classi elementari “quando il numero dei bambini iscritti – chiosa – è di molto inferiore alla soglia minima”, quindi “nel conferimento alle direzioni di decidere la destinazione degli alunni per razionalizzare le presenze nei plessi”, e nell’affidare agli insegnanti di educazione fisica più plessi, fino a completamento dell’orario di servizio, “a ridefinire l’organico della ludoteca, a valutare la possibilità di accorpare in 10 classi i corsi della media inferiore di Fonte dell’Ovo, di intervenire infine sulle propine di esame”.

Ogni decisione è stata già illustrata ai sindacati e discussa, assicura la segreteria, con il corpo docente che si è dimostrato “consapevole delle difficoltà attraversate dal Paese, disposto a fare fino in fondo la propria parte, ma convinto che la qualità della scuola non debba essere toccata”.