Come ormai noto i prodotti caseari realizzati dalla Centrale del latte di San Marino non potrebbero essere portati all’Expo di Milano perché non in linea con le direttive in materia dell’Unione europea.
Ma una possibilità c’è. Pochi giorni fa la Commissione europea ha infatti emanato il Regolamento di Esecuzione 2015/329 che contiene una deroga alle attuali condizioni sanitarie all’importazione al fine di autorizzare l’introduzione di tali prodotti esclusivamente ai fini dell’utilizzo all’esposizione internazionale di Milano.
Queste deroghe permetterebbero ad esempio alla carne di coccodrillo di essere offerta presso lo stand dello Zimbabwe, ma precluderebbero l’introduzione a Expo 2015 del “porceddu” sardo a causa della peste suina, il virus non contagioso per l’uomo, ma che affligge dal 1978 il bestiame dell’isola, impedendo ai sardi di esportare la carne di maiale e i suoi derivati.
In sostanza, con il Regolamento “sarà possibile introdurre prodotti da stabilimenti non autorizzati ad esportare nell’UE solo per Expo 2015 e a condizione che tali prodotti siano autorizzati al consumo nel Paese d’origine – come ha spiegato il Commissario UE alla Salute, Vytenis Andriukaitis, rispondendo ad un’interrogazione di Giulia Mio, eurodeputata M5S –
Tali prodotti dovranno essere accompagnati da un certificato firmato dalle autorità competenti del Paese terzo d’origine attestante il rispetto dei requisiti sanitari di tale Paese. Inoltre, si sono stabilite procedure estremamente rigorose per assicurare che tutti i prodotti destinati all’Expo siano consumati in loco.
La distruzione e lo smaltimento dei prodotti alimentari summenzionati al termine dell’Expo 2015 av- verranno in Italia sotto la responsabilità delle autorità competenti italiane”.
Per poter arrivare a Milano i prodotti devono innanzitutto: provenire da un paese terzo che partecipa ufficialmente a Expo ed essere destinati allo stand dello stesso paese; essere imballati “in contenitori o imballaggi sigillati – spiega il regolamento – che non consentono alcuna fuoriuscita del contenuto e siano contrassegnati con la dicitura «for exclusive destination EXPO Milano 2015» (esclusivamente a destinazione EXPO Milano 2015) in rosso e bianco e a caratteri leggibili proporzionati alle dimensione dei medesimi contenitori o imballaggi”.
Nel caso dei formaggi sammarinesi inoltre occorre: l’autorizzazione al transito nella Ue; il certificato veterinario per il transito o il magazzinaggio stabilito per ciascuno dei prodotti elencati; il certificato veterinario che attesta che le merci sono destinate ad Expo Milano, che sono in conformità al regolamento stesso e che sono idonee al consumo umano nel paese d’origine.
Dunque in sostanza per far giungere i nostri prodotti lattiero caseari a Milano è necessario che le autorità sanitarie del Titano certifichino la loro salubrità. “Non abbiamo ancora avuto modo di affrontare la questione – spiega Mauro Maiani, il commissario straordinario di San Marino per l’Expo di Milano – ma a breve incontreremo le autorità per valutare insieme la situazione”. Davide Giardi, La Tribuna