
…E ci risiamo. La disinformazione è uno degli hobby preferiti in casa Csdl? Parrebbe di sì, almeno quando si tratta di affrontare la delicata tematica delle liste di attesa in ambito sanitario. Se nel gennaio scorso il Sindacato “di sinistra” guidato da Enzo Merlini aveva denunciato “liste di attesa sempre più lunghe”, trovando prontissima “spalla” politica in Libera, ma venendo poi clamorosamente sbugiardato (leggi qui), oggi prendere l’ennesimo “granchio” tocca allo Sportello Consumatori della stessa Csdl, secondo cui “per un utente che ha necessità di una visita in oculistica per una malattia oculare appena diagnosticata, che richiede ulteriori indagini, l’appuntamento è stato fissato ad otto mesi di distanza. Ciò a fronte dei 13 giorni di attesa indicati sul sito dell’ISS per le visite oculistiche…” (clicca qui).
Ennesima fake-news? Nel concreto sì… Come spiega in una nota successiva la stessa ISS, evidenziando che “sulle liste di attesa sono state diffuse notizie non corrette”, con chiaro riferimento alla “denuncia” pubblica diffusa dallo Sportello Consumatori guidato da Emmanuel Santolini. “In merito alle notizie apparse nei giorni scorsi riguardanti i tempi delle liste d’attesa -scrive l’ISS- sono state fornite informazioni erronee e non corrette che rischiano di ingenerare disinformazione su temi importanti quali la salute dei cittadini e i servizi erogati. …Il tema delle liste di attesa è una questione che andrebbe trattata con cognizione di causa e con dati oggettivi”.
E ancora: “Nel rimarcare la correttezza delle informazioni diffuse e il lavoro svolto dal personale dell’Istituto, si coglie l’occasione per invitare lo Sportello Consumatori della Csdl a confrontarsi con gli uffici preposti dell’ISS per analizzare ogni singola segnalazione ricevuta e verificare se effettivamente i casi segnalati, si riferiscano a prime visite e a servizi prenotabili a CUP oppure ad altre dinamiche che esulano invece dalle liste d’attesa”.
Chi, fra le due parti in causa, sta scrivendo “baggianate”? Pur senza mettere in dubbio l’attesa di otto mesi per la visita oculistica su cui in casa Csdl si è basata l’allarmistica denuncia pubblica, raffrontare questa specifica situazione alle tempistiche di prestazioni che nulla hanno a che vedere con le visite diagnostiche (prima visita) o con servizi per prestazioni non prenotabili al CUP, come si deduce sia il caso in questione, non si può concludere diversamente dal pensare che lo Sportello Consumatori Csdl abbia preso un granchio e, quindi, quanto diffuso sia una -pur reale- “baggianata” nel senso che le si è dato.
Perchè sono sicuro di questo? Per un motivo semplice: ho fatto fingere ad un amico sammarinese di avere necessità di una visita diagnostica (prima visita) oculistica, inducendolo a chiamare il CUP per fissare l’appuntamento per la visita. Nonostante la lista sia in riprogrammazione (vista la migliore efficienza del servizio rispetto qualche settimana fa -dovuto all’apertura di sedute extra- si stanno anticipando le visite diagnostiche e non già fissate in precedenza) la prima data utile comunicata dal CUP al richiedente è martedì 2 aprile prossimo, ovvero a 19 giorni di distanza dalla richiesta, nonostante in questo periodo ci sia il week-end di Pasqua.
Dunque, una tempistica della lista di attesa -quella attuale- allineata alla media di 13 giorni sancita dai dati ufficiali diffusi dall’ISS. Perchè, allora, lo Sportello Consumatori ha scritto che “questi tempi di attesa reali così lunghi smentiscono clamorosamente i dati pubblicati sul sito dell’ISS”, ovvero, “otto mesi reali contro 13 giorni per l’oculistica”? Semplice, perchè la tematica è stata affrontata in casa Csdl in maniera superficiale e disinformata. Ma, soprattutto -almeno così mi sembra per deduzione logica-, non preoccupandosi di contattare l’ISS per, magari, provare a risolvere la problematica dell’utente che si è rivolto a loro, ma esclusivamente con la “bava alla bocca” dell’occasione che la vicenda forniva per generare allarmismo nel Paese e, forse, per mettere in “cattiva luce” una gestione politica della Sanità che potrebbe non essere quella più gradita al Sindacato di “sinistra”.
Infatti, se lo Sportello Consumatori avesse contattato l’ISS, avrebbe capito la differenza fra una tipologia di visita ed un’altra, evitando questa ennesima “magra” figura e, al tempo stesso, risparmiando al Paese, ai cittadini un allarmismo che pare ingiustificato e che non fa altro che avvelenare ulteriormente questa già anche troppo “velenosa” campagna elettorale.
Così, dopo lo sciopero generale incompreso dai lavoratori e fallimentare nelle adesioni, dopo interventi pubblici più di “guerra” politica che non finalizzati al vero mandato dei sindacati, cioè la tutela dei lavoratori e dei cittadini, in casa Csdl si prende un ennesimo, gravissimo, “granchio” che, irrimediabilmente, non potrà fare altro che allontanare ancora di più lavoratori e cittadini dal sindacato, oltre a lederne pesantemente la già profondamente provata autorevolezza rappresentativa…
Un ennesimo passo verso la morte del movimento sindacale, continuamente “avvelenato” da battaglie politiche a discapito di quelle statutarie.
Enrico Lazzari