San Marino. Sta andando in scena un colpo di Stato … di Lo Sciacqualingua

Riceviamo e pubblichiamo:

”A leggere la cronaca sammarinese c’è da rabbrividire.

L’opposizione parla di fatto di colpo di Stato. Difficile a questo punto dare torto a chi sventola la possibilità della guerra civile.

Partiamo dall’assunto che questo governo, governa con il 30% dei consensi, scesi probabilmente per un mero calcolo fisiologico al 20% se non meno. Se a questo si aggiungono i nulli risultati sin qui ottenuti da Adesso.sm, si comprende bene come la situazione sia letteralmente esplosiva.

Si diceva risultati nulli. Non significa tuttavia che quelli di Adesso.sm siano stati con le mani in mano. No, anzi! Stanno affossando il comparto bancario coprendosi con la foglia di fico di una supposta trasparenza e superiorità morale.

Sarà, ma Stefano Ercolani e Barbara Tabarrini sono stati allontanati da Asset Banca per una sanzione amministrativa peraltro ora depenalizzata. E Romito? Bhé, lui è stato nominato da Adesso.sm, dagli unti dal Signore, dunque tutto gli è perdonato.

Siamo oltre i due pesi e due misure.

La circostanza più paradossale tuttavia non è questa. Qualcuno dovrà spiegare perché il buco di Asset (su chi l’abbia creato si potrebbe disquisire per ore…) lo si vuole fare pagare ai sammarinesi quando i soci di tale banca sono pronti ad aprire il portafogli.

Qualcuno dovrà altresì spiegare perché si vuole inglobare una banca privata in una pubblica senza nemmeno prima volersi sedere ad un tavolo con i soci.

Crediamo che il momento in cui i sammarinesi andranno in piazza coi forconi sia molto vicino.

Perché passi tutto, ma non è accettabile che questo Paese venga impoverito ancor di più, venga messo in brache di tela, peggio di quanto non abbiano già fatto democristiani, social-democratici e apiniani.

D’altra parte il nuovo governo di nuovo ha solo il nome. Al suo interno comandano quelli di Ap e i socialisti di Celli, dunque niente di nuovo sotto il sole. Semmai lascia perplessi che democratici, comunisti e civici si stiano ingoiando di tutto e di più e per questo sono destinati a elettoralmente a finire… in Rete!

Ammetto infatti di essermi fatto una crassa risata nel vedere il povero Segretario al Territorio arrampicarsi sugli specchi per spiegare il condono edilizio… La coerenza, questa sconosciuta!

Il vero problema di San Marino però sta altrove. Da tempo non esistono più quei pesi e contrappesi vitali per garantire la democrazia in un qualsiasi assetto statale. Si naviga a vista, fra norme retroattive e incostituzionali, regole del gioco che cambiano a seconda di come gira il vento e chi più ne ha, più ne metta.

Come se gli investitori esteri non leggessero ciò che accade o non parlassero con i propri professionisti di fiducia. Non pensavo sarei mai arrivato a dirlo ma “aridatece er puzzone”. Perché di trasparenza non si campa, figuriamoci poi con la trasparenza farlocca! Non solo le cose non sono cambiate rispetto al vecchio governo, ma sono addirittura peggiorate.

San Marino è finito ragazzi, aspettiamo solo la mazzata finale del debito interno o estero per recitare il de profundis.

La colpa è soprattutto dei democristiani che hanno governato talmente male, hanno fatto talmente tanti errori da fare sì che i sammarinesi al ballottaggio dessero la propria preferenza a coloro che oggi stanno massacrando quel poco di buono che era rimasto nella nostra economia.

Come noto quando c’è un colpo di Stato si occupano in prima battuta Tv e media. Occhio perché tolte poche, pochissime eccezioni, questa occupazione è già avvenuta: non deve dunque stupire che tutto stia avvenendo nel più assordante silenzio.

Lo Sciacqualingua”

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