San Marino. Stefano Elli sul Sole24ore: ”Più che via del Voltone avrebbero dovuto chiamarla via del Ribaltone”

Più che via del Voltone avrebbero dovuto chiamarla via del Ribaltone. Sì perché la Banca centrale di San Marino (sede in via del Voltone, appunto) non è celebre per la stabilità dei suoi scranni apicali; come i coach del Palermo dell’era Zamparini, presidenti e direttori vanno e vengono come da porte girevoli. A prescindere essi siano di nazionalità italiana o sammarinese: come il commercialista Antonio Valentini, unico sammarinese ad avere guidato la banca al tempo dello scoppio del caso Delta-Cassa di risparmio di San Marino. Valentini si dimise probabilmente anche a causa di un’inchiesta della procura di Forlì, che mise sotto schiaffo la Asset Banca nel caso Re Nero (il processo è ancora in corso) che lo coinvolse anche se solo marginalmente. Passò un lungo periodo di vacatio e Valentini venne sostituito dal palermitano Biagio Bossone, un curriculum internazionale di standing molto elevato: Banca Mondiale e Fondo monetario internazionale. Bossone, che oggi ricopre la carica di presidente dell’Associazione bancaria sammarinese, se ne andò con una durissima lettera datata 9 febbraio 2010 e indirizzata ai Capitani reggenti, nella quale prendendo le difese dell’allora capo della vigilanza Stefano Caringi, rimosso dal Consiglio direttivo della Banca centrale, decise di uscire a sua volta sbattendo la porta. (…) Il Sole 24 ore