San Marino. Stefano Macina dai Reggenti per consegnare le dimissioni.

macinaDOPO quelle di Claudio Felici, arrivano le dimissioni di Stefano Macina. Ieri il capogruppo del Psd ha comunicato alla Reggenza il suo ‘addio’ alla Commissione affari di giustizia che ha presieduto negli ultimi 6 mesi. Anche Macina, proprio come l’ex segretario di Stato alle Finanze, era stato tirato in ballo da Mirella Frisoni nell’interrogatorio seguito all’arresto dell’imprenditrice avvenuto lo scorso 9 ottobre nell’ambito dell’inchiesta legata al ‘Conto Mazzini’. Dalla stessa commissione si è dimesso anche Giovanni Lonfernini dell’Upr che verrà sostituito da Marco Podeschi. Tutto questo ieri prima dell’inizio di una sessione consiliare decisamente infuocata sin dal comma comunicazioni. Sessione che è stata aperta dal discorso di saluto dei nuovi Capitani Reggenti, Gian Franco Terenzi e Guerrino Zanotti. Un richiamo, quello dei Capi di Stato, al senso di responsabilità. «Di fronte all’emergere — dicono — in tutta la loro ampiezza e gravità, di quei fenomeni distorsivi che hanno così pesantemente condizionato la storia recente e l’immagine della nostra Repubblica, saremo garanti del percorso intrapreso dalla Magistratura per accertare la verità e per individuare ogni responsabilità in merito. Parallelamente al sostegno di tale imponente e necessario lavoro di bonifica, siamo altrettanto vigili e proattivi nel sorvegliare e sostenere l’azione dell’esecutivo che va orientata verso un nuovo sviluppo economico del Paese. Le vicende di questi giorni non devono rallentare l’azione dell’esecutivo che deve impegnarsi con decisione, fermezza e celerità per compiere quell’ulteriore scatto in avanti necessario per non limitarsi a garantire la stabilità del nostro bilancio, ma per riuscire anche ad incrementare le entrate». Un lungo discorso al quale segue un acceso dibattito. Un vero e proprio processo politico e a dare il là sono i movimenti civici che chiedono immediatamente le dimissioni, anche dal Consiglio, di tutti coloro che a vario titoli sono sotto l’occhio della Magistratura. Dall’opposizione si chiede la testa del segretario del Pdcs, Marco Gatti, del segretario di Stato alla Cultura, Giuseppe Morganti, e di Stefano Macina, consigliere del Psd. (…) Il Resto del Carlino