Si fa a gara a chi la spara più grossa e nella migliore tradizione delle faide ce la si prende anche con “amici” e “famigliari” per provare a colpire il bersaglio grosso. Nel frattempo si tirano per la giacchetta i magistrati, in una maniera velata e per questo ancora più odiosa.
Che cosa significa secondo voi inviare un comunicato stampa al giorno nel quale si scrive che si ha piena fiducia nei giudici, auspicando però nel frattempo che si faccia in fretta? Se non sono ingerenze queste… I giudici devono fare i giudici, metterci il tempo che serve a fare una indagine ed in piena autonomia decidere su chi e cosa investigare e soprattutto quando.
Avete voluto un Tribunale indipendente?
Ora tenetevelo stretto invece che lamentarvi! Perché le toghe non possono andare dietro al gossip. Già il gossip.
Quello che oggi va maggiormente di moda sul Titano. E qui torniamo al “bar” di inizio articolo. C’è chi – per parafrasare il Direttore di SmTv Carlo Romeo – più che dare notizie pare trovarsi al bar, dove si può dire tutto e il contrario di tutto. Sempre parafrasando Romeo, “sarebbe sempre meglio, insomma, quando si vogliono dare lezioni di correttezza professionale, guardare prima in casa propria e quando, si va al bar, limitarsi a prendere il caffè e non presunte notizie fasulle”.
Perché di notizie o pseudo tali che girano ne abbiamo oramai le tasche piene e su questo punto non possiamo che condividere l’analisi del Direttore della tv di Stato. Anche la nostra testata, prima per vendite, viene continuamente tirata per la giacchetta, per prendere una posizione invece che un’altra. Arrivano telefonate, ancora plichi, lettere, tutto “rigorosamente” anonimo. Noi cestiniamo tutto e in cambio vengono attaccati i nostri giornalisti, il nostro editore.
E per cosa poi?
Perché la nostra testata non vuole entrare nella mischia. Noi diamo notizie, che piaccia o no siamo indipendenti.
Non utilizziamo nemmeno il giornale per danneggiare concorrenti scomodi. C’è chi ad esempio a mezzo stampa, quotidianamente, da membro del Cda di una banca, attacca tutte le altre. Ci fosse una piazza finanziaria staremmo parlando di reati. Ci fosse almeno un regolamento deontologico, partirebbero sanzioni.
La realtà è che la categoria ha perso una ottima occasione per autoregolamentarsi: mai come oggi invece urge che il legislatore faccia in fretta con la legge sulla stampa. Libertà di stampa infatti non può essere libertà di diffamare ed i primi a dover difendere questo principio sono proprio i giornalisti.
Additare qualcuno, per quanto possa avere sbagliato o per quante colpe abbia, ogni santo giorno appare più stalking che una campagna stampa. Un principio sacrosa to che vale per tutti. La politica ha il dovere di riportare il dialogo nei corretti binari, senza esasperare le situazioni altrimenti, lo si ribadisce, si rischia di fomentare odio e indignazione gratuita.
In ogni caso chiunque è libero di fare quello che vuole, basta che si lasci fuori da questa gazzarra indegna il nostro giornale, il cui unico scopo è fare informazione, dare notizie ed essere critici quando serve. Per fortuna i nostri lettori e sponsor tutto questo lo hanno capito benissimo, visto che sempre più numerosi stanno premiando la nostra testata. Dati questi che noi, bilancio alla mano, possiamo in qualsiasi momento mostrare.
Davide Graziosi, Direttore de La Tribuna ……. condiviso sinanco alle virgole dal nostro Direttore Marco Severini