San Marino. Stiamo perdendo una grossa opportunità … di Paolo Forcellini

”Dalla nascita della nostra Università ad oggi San Marino purtroppo non ha saputo trasformarsi in città universitaria, come invece hanno saputo fare tante altre anche a noi confinanti, che hanno visto crescere di conseguenza la loro economia e il rilancio di certe attività che sembravano ormai superate dai tempi’.
I sammarinesi residenti di “città” con l’apertura di una Università con sede nel cuore del Centro Storico , l’ex monastero Santa Chiara, speravano ,oltre che vedere in questa iniziativa una crescita culturale del proprio paese, che vi fosse parimenti un rilancio sociale ed economico della capitale per la presenza dei giovani studenti che frequentando i vari corsi di laurea molti di loro, in particolare coloro che provenissero da località più lontane, vi avrebbero alloggiato .
Ma alla crescita culturale, che bisogna onestamente riconoscere, non vi è stato una pari crescita nelle strutture che sarebbero state necessarie e soprattutto nell’impegno delle istituzioni che non hanno percepito l’opportunità che avrebbe dato l’ateneo, quella di adeguare il paese alle esigenze degli universitari, creando luoghi di aggregazione, aree per il tempo libero, locali di spettacolo, e la possibilità per far loro esercitare attività sportiva.
Dalla nascita della nostra Università ad oggi San Marino purtroppo non ha saputo trasformarsi in città universitaria, come invece hanno saputo fare tante altre anche a noi confinanti, che hanno visto crescere di conseguenza la loro economia e il rilancio di certe attività che sembravano ormai superate dai tempi.
Questa inefficienza ed apatia ha portato, a differenza dell’un aumento nelle iscrizioni ai vari corsi di laurea, ad una diminuzione delle residenze poiché a detta anche di molti studenti, San Marino non offre loro alcuna possibilità di svago durante il loro tempo libero dallo studio, una città che non dà risposte alle richieste ed esigenze dei giovani.
A questo abbandono del centro Storico ha contribuito anche lo spostamento della facoltà di Ingegneria, una fra le più frequentate, a Dogana con la conseguenza non trascurabile di una perdita economica in vari comparti non ultimo quello degli affittacamere.
Così restando le cose, senza immediati interventi specifici e mirati, non è difficile prevedere un ulteriore calo delle residenze entro le mura del centro storico con un aumento del pendolarismo.
Quella dell’università è un’occasione da non perdere, ma che purtroppo stiamo invece già perdendo da qualche anno, se non ci si rende conto che è ora di creare finalmente anche a San Marino Capitale quelle condizioni che invoglino i giovani
studenti a restare a San Marino in modo stabile.
Lo spopolamento del centro storico, che anno dopo anno sta sempre più facendosi sentire, é fenomeno che nessuna politica di nessun governo di questi ultimi anni ha cercato ne’ saputo contrastare, nonostante le tante e roboanti promesse elettorali, ha colpito anche gli esercizi commerciali necessari alla quotidianità per i pochissimi residenti rimasti.
Inutile cercare disperatamente a destra e manca risorse per risanare e cercare di far ricrescere la nostra economia, oggi in forte difficoltà, se poi gettiamo al vento le opportunità che già possediamo ma che non sappiamo o non vogliamo sfruttare..
Paolo Forcellini