Oggi, dopo l’uscita venerdì della prima parte, la pubblicazione degli emolumenti elargiti nel 2015 dalla pubblica amministrazione prosegue con la seconda metà dell’elenco degli insegnanti.
Come spiegato la settimana scorsa, tra tutti i docenti delle scuole sammarinesi di ogni ordine e grado sono stati 124 coloro che nel 2015 hanno percepito più di 40 mila euro netti, inclusi assegni familiari e liquidazione.
In queste pagine sono quindi elencati i secondi 62 nomi, ovvero coloro il cui cognome va dalla L di Lettoli alla Z di Zonzini.
In generale gli stipendi più alti sfiorano i 46 mila euro netti, pari a circa 3.200 euro al mese, di poco inferiore agli emolumenti dei dirigenti dei vari ordini (vedi elenco in basso).
È interessante raffrontare questi dati con gli altri paesi europei. Se si osserva l’ultimo studio diEurydice relativo all’anno scolastico 2014/2015, si scopre che il Titano si posizionerebbe tra i primi dieci paesi del Vecchio continente per le paghe massime dei professori. Ai primi posti ci sono gli insegnanti della scuola secondaria del Lussemburgo che possono arrivare a guadagnare fino a 141 mila euro lordi annui. Poco sotto con 130 mila c’è il Liechtenstein e a seguire Olanda (71 mila), Germania (70 mila) e Austria (69 mila). In totale sono 10 i paesi con un massimale lordo sopra ai 50 mila euro.
E l’Italia? Lo stipendio di un insegnante del Belpaese va da un minimo di 23.048 euro lordi nella scuola primaria e dell’infanzia, ad un massimo di 38.902 euro nella secondaria di secondo grado (i licei). Tutti compensi che al netto si riducono di circa la metà. Fanalini di coda Lituania e Serbia i cui prof portano a casa meno di 7 mila euro lordi all’anno.
In particolare l’Italia è il paese Ue dove esiste uno dei minori scarti del continente fra il minimo e il massimo salario che un insegnante può conseguire nel proprio percorso di carriera. La Tribuna
