Continua la pubblicazione di una parte degli stipendi che sono stati elargiti ai dipendenti pubblici nel 2013. Come prevede la legge sono stati tutti resi pubblici “ad valvas palatii” nei giorni scorsi ma su queste pagine verranno pubblicati soltanto quelli dei dirigenti e dei dipendenti con i redditi annui netti più alti.
Dopo l’Autorità per la Navigazione civile e la Navigazione marittima, l’Università degli Studi, l’Azienda filatelica e numismatica (Aasfn), l’Azienda autonoma di Stato per i lavori pubblici (Aaspl), l’Azienda autonoma di Stato per i servizi pubblici (Aass) e i direttori di dipartimento oggi tocca all’Istituto sicurezza sociale.
Nell’elenco non compare, come per gli altri settori del- la Pa, il personale che ha un contratto diverso da quelli tradizionali come ad esempio di consulenza. Inoltre nell’elencare gli stipendi del personale sanitario c’è un’altra precisazione da fare. Nel reddito annuo netto che un medico percepisce è compreso infatti anche l’eventuale compenso ricevuto dalle strutture private per cui il dipendente ha svolto attività libero professionale. In pratica se un medico dell’Iss svolge mansioni, con l’autorizzazione dell’Istituto, anche in una clinica privata, questa non paga direttamente il dottore ma versa il compenso pattuito all’ospedale che poi lo gira all’interessato dopo essersi trattenuto una percentuale.
“La legge precedente che è ancora in vigore – spiega il direttore generale Paolo Pasini – stabiliva che era necessario un regolamen-to apposito. Per realizzarlo e applicarlo sono stati fatti negli anni degli esperimenti in alcuni settori come ad esempio la chirurgia, la medicina del lavoro, l’ostretricia e il laboratorio”.
Queste “prove” hanno riguardato poche unità alla volta mentre la regolamentazione introdotta con la legge realizzata dalla segreteria Mussoni ha portato, spiega il direttore, alla sottoscrizione di circa 40 convenzioni nel giro di pochi mesi. “Parallelamente – racconta il dottor Pasini con soddisfazione – sono già attivi i relativi controlli”. Dopo questa lunga ma doverosa premessa veniamo all’elenco degli stipendi. Come nel 2012 anche per l’anno scorso i dipendenti che hanno percepito di più dall’Iss – non sappiamo se grazie alla libera professione – sono i dottori Carlo Daniele con 129mila euro, Giovanni Landolfo con 124mila euro e Nicolino Monachese con 110mila euro.
La pubblicazione “at valvas” dirime anche la querelle politica esplosa nei giorni scorsi sullo stipendio del direttore amministrativo dell’Iss Lorenzo Venturini. Il dirigente ha percepito nel 2013 69.300 euro netti. Restando nel Comitato Esecutivo il dottor Pasini ha guadagnato 78mila euro netti mentre il direttore sanitario Aldo Arzilli, oggi in pensione, ha ricevuto 53mila euro.
La legge sulla libera professione Iss che è stata approvata a fine 2013 dal Consi- glio e che a fine maggio sarà sottoposta a referendum abrogativo.
Si fino all’anno scorso dunque l’attività libero professionale per il personale dell’ospedale era una pratica fuorilegge ad esclusione di alcuni casi autorizzati dalla Direzione dell’Iss per effettuare delle sperimentazioni proprio per valutare l’opportunità o meno di introdurre una normativa specifica.
La Tribuna
