San Marino. Su Cassa di Risparmio in Consiglio volano gli stracci

Si procede ad oltranza sula finanziaria, da ieri sera fino alle 12.30. Poi dalle 15.30 fino alle 19.30 comprese le notti. Uno degli articoli più caldi resta quello sull’acquisizione dello Stato delle quote dalla Società Mutuo Soccorso in Cassa di Risparmio. C’è l’intesa per l’acquisto integrale del Casale La Fiorina – spiega Celli. È stata definita la cifra: 7 milioni e 300.000 euro circa. La spesa verrà ripartita in 25 anni. Ancora in corso, invece, la trattativa sulle quote della Sums in Cassa. Si ragiona – continua Celli – anche sulla base di una perizia estimativa chiesta dal Governo per stabilirne il valore. Si parte da una base negoziale di circa 3 milioni, ripartite – anche in questo caso – in 25 anni. L’intenzione del Governo – viene ribadito – è l’acquisto del 100% della proprietà. Argomento caldo si diceva, ancora di più alla luce dello scambio di mail del vecchio cda con Confuorti – scoop pubblicato da giornalesm – e questione sulla quale l’opposizione vuole andare a fondo. Gli emendamenti di Ps, Dc, Dim e Psd sono abrogativi. La Sums ha una percentuale residuale, che non incidono su scelte della governance. “Perché – chiedono – acquistarne le quote? Forse perché ha impugnato un bilancio fatto con criteri liquidatori?” La minoranza punta il dito ancora una volta contro il Segretario alle Finanze e la sua gestione del comparto bancario e finanziario.

Denise Bronzetti ricorda che “sono 25 anni di debiti sui cittadini”, Ciavatta avverte che c’è un falso in bilancio, che certe cifre non sono contabilizzate; “la rappresentazione del debito spalmato in 25 anni è doverosa”, aggiunge Capicchioni”; “senza le uscite e le relative previsione di copertura, rischiamo di votare un bilancio non veritiero”, ribadisce Gatti, che chiede di inserire un emendamento che introduca le poste mancanti. Quando gli organismi internazionali vedranno le discordanze – chiede – che figura ci faremo?”. L’opposizione presenta una mozione d’ordine, chiedendo di conteggiare quei 500 milioni. Accorato l’appello di Grazia Zafferani alla maggioranza: “ascoltateci almeno oggi, c’è una guerra di poteri, non fatevi prendere in giro, guardatevi le carte, ascoltate il tribunale, inviateci un segnale, non rimanete in silenzio sulla mail di Borri a Confuorti”. I 4 emendamenti totalmente soppressivi dell’articolo vengono respinti per 31 voti contrari e 21 a favore. Passa poi l’emendamento del Governo che autorizza il Congresso di Stato ad acquistare obbligazioni subordinate emesse da Carisp e detenute da Iss attraverso il Consiglio di Previdenza. Ammontano a 35 milioni di euro e sarà previsto un piano di rimborso settennale a partire dall’esercizio finanziario 2018. Aula rovente anche sull’autorizzazione del Congresso a stipulare un contratto di finanziamento pluriennale con gli istituti di credito per l’acquisto di spazi da adibire a sedi istituzionali e per Uffici dell’Amministrazione, fino alla concorrenza di 3 milioni di euro mediante bando pubblico. “Stabiliamo per norma – invita Elena Tonnini di Rete – limiti entro i quali muoversi per evitare storture”. Gatti torna a parlare di certezza del diritto invitando ad analizzare credito per credito, banca per banca.