Nei giorni scorsi, per la prima volta il Senato Accademico ha indicato il Professor Petrocelli come Rettore. Disgraziatamente non era il candidato della democrazia cristiana, che adesso ribolle e parla di complotto, alla faccia della democrazia!
Si confermano, così, le contraddizioni interne alla maggioranza, già riscontrate durante l’esame della legge di riforma dell’Università in sede di Commissione Consiliare permanente; infatti, in quella seduta, le maggiori bordate alla legge presentata dal Segretario Morganti furono lanciate dalla componente democristiana della maggioranza che, evidentemente, non condivide la linea autonomista scelta dal Segretario Morganti per il nuovo corso dell’Università.
Le affermazioni di Marco Gatti, segretario del PDCS, riportate ieri dalla stampa, svelano impietosamente la volontà della democrazia cristiana di far vincere il proprio candidato nel ruolo di Rettore della nostra Università.
Queste pretese dispotiche contrastano con i presupposti di tutti gli altri Atenei, nei quali il Rettore è espressione unica dell’Università.
La formula sammarinese che prevede la nomina consiliare del Rettore, su proposta del Senato Accademico, è già un compromesso al ribasso per chi crede nell’autonomia dell’università come fattore rilevantissimo per la sua qualità scientifica e per la sua efficienza amministrativa. È evidente, tuttavia, che tutto ciò non interessa alla democrazia cristiana.
Noi, invece, crediamo profondamente nell’autonomia del sapere, come anche motore di sviluppo per l’economia e per l’intera società.
Sinistra Unita