SAN MARINO SUBISCE UN ATTACCO INDISCRIMINATO, NE SIAMO TUTTI CONSAPEVOLI?

Perché l’economia di San Marino sta subendo un attacco indiscriminato da parte dell’amministrazione italiana, procurandole danni davvero molto ingenti, senza che sia fatta alcuna distinzione di ciò che è buono da quello che è cattivo?

I contraccolpi che potevano ricadere sull’economia sono stati tenuti in considerazione in Italia, e più in particolare nei palazzi romani? E si badi, ripercussioni sono attese ad ampio raggio, purtroppo, facendo pagare un conto salato anche a chi non ha alcuna colpa.

La caduta repentina della reputazione e del buon nome di tantissime aziende sammarinesi potrebbe portare la loro solidità a sgretolarsi. Queste si meriterebbero un tale trattamento? I relativi alti danni, economici, finanziari e patrimoniali, a chi dovrebbero essere addossati? A chi chiedere ristoro del danno? Quindi, le derivanti, inevitabili, ricadute negative in termini di volumi d’affari, occupazione, ecc. sono ben presenti a tutti?

Siamo consapevoli che un imprenditore ha si una responsabilità sociale ma non può essere considerato come un ammortizzatore sociale. Se la sua azienda registra un calo significativo degli ordinativi, la mole di lavoro si riduce, non resta che procedere con le cesoie. Si taglia dove si può per mantenere l’organico intatto, poi inevitabilmente, si sceglie di ridurre la forza lavoro. Qualcuno crede o pensa che una impresa continui a mantenere un lavoratore a libro paga, senza che per questo ci sia attività da svolgere? 

Perché tanti si soffermano sull’effetto e non sulla causa di certe prese di posizione (vedi questione dell’eliminazione dell’agevolazione “deduzione spese produzione reddito” ai frontalieri) del governo sammarinese? Il governo del Titano deve fare, e fa, gli interessi del proprio Paese, proprio come sta facendo il ministro dell’Economia italiano, Giulio Tremonti. Con una sola differenza, il Congresso di Stato sammarinese si dice pronto a rivedere (abrogare?) il discusso provvedimento, da Roma invece neppure il più piccolo segnale di come in Via Venti Settembre si interpreta il cammino del tutto nuovo intrapreso dal Titano.

Al terreno da coltivare va spruzzato un potente diserbante che uccide le erbette infestanti e le colture commestibili o occorre nebulizzare un prodotto che queste ultime le salvaguardi?

Sono queste le domande che ci poniamo, purtroppo senza ricevere risposte. Interrogativi che poniamo a chi in Italia ricopre ruoli politici nelle Assemblee legislative, ed esercita il potere esecutivo. Sia a livello centrale che periferico.

 7 marzo 2011