San Marino. Sul Titano casi di epatite in aumento “a causa” delle badanti. Negli ultimi anni tra i sammarinesi i casi registrati sono diversi

 

virus_10_2_57491Di epatite C sul Titano si era parlato l’ultima volta nell’autunno scorso quando il segretario di Stato alla Sanità Francesco Mussoni aveva lanciato l’allarme: Le badanti, a San Marino, sono portatrici di gravi malattie contagiose, quali epatite B, C, TBC (Mantoux positiva), Sifilide, Hiv. Il motivo? Provengono da “paesi ad alta endemia di patologie infettive da noi ormai praticamente debellate”.

Mussoni aveva ricordato che le 463 lavoratrici in regola sul Titano nei primi 9 mesi del 2013 hanno inoltrato 2.500 richieste di esami per un totale di 23mila esami (5 a testa), 122 ecografie, 380 visite specialistiche e 136 radiografie.

Al di là di questi episodi i casi di epatite a San Marino non sono molte anche perché l’Iss effettua da più di 20 anni la vaccinazione contro il tipo B. Gli ultimi dati a riguardo sono stati dati dall’Iss nel luglio 2013 in occasione dell’ultima giornata mondiale.

Per quanto riguarda l’epatite A si è registrato un solo caso nel 2010 e nel 2011, nessuno nel 2012, e proprio nel luglio 2013 tra casi dovuti ai frutti di bosco congelati.

Riguardo invece l’epatite B tre casi nel 2010, ed uno sia nel 2011 che nel 2012. Infine per l’epatite C tre casi nel 2010, nel 2011 e nel 2012. “L’epatite  spiegava l’Iss in una nota – è un’infiammazione del fegato, causata comunemente da una infezione virale. Ci sono cinque principali virus dell’epatite, tipo A,B,C,D ed E. L’epatite A ed E sono in genere causati da ingestione di cibo o acqua contaminati. L’epatite B, C e D di solito si verificano a seguito di contatto parenterale con fluidi corporei infetti.

Modalità comuni di trasmissione di questi virus comprendono il ricevimento di sangue infetto o di emoderivati , procedure mediche invasive con materiali contaminati e per l’epatite B la trasmissione dalla madre al bambino al momento della nascita, da un membro della famiglia a figlio, e anche per via sessuale. I virus dell’epatite B e C sono le principali cause di grave malattia e morte. A livello globale l’epatite acuta B e C, la cirrosi ed il cancro a livello del fegato, causano un elevato numero di morti (circa il 2,7% di tutti i decessi) e si prevede che diventerà la maggiore causa di morte nei prossimi due decenni. Si stima che circa il 57% dei casi di cirrosi epatica e il 78% dei casi di cancro primario del fegato siano conseguenti all’ infezione da epatite B o da virus C”.

La Tribuna