La Commissione per le Pari Opportunità si chiede cosa ci sia da festeggiare a San Marino per l’8 marzo. La Commissione, in un vero e proprio atto d’accusa, elenca tutte le contraddizioni in tema di uguaglianza di genere esistenti sul Titano nel 2017. «Rimane poco da festeggiare – dice – quando la rappresentanza femminile nella società civile è ancora ostacolata da retaggi e pregiudizi culturali duri a morire, quando le donne sono lontane dalle pari condizioni di lavoro e retribuzione rispetto ai colleghi maschi».
L’accusa è rivolta in particolare alla politica sammarinese: «Il popolo sammarinese non ha mai conosciuto una Reggenza tutta al femminile, nel 2017 non esistono donne nel Congresso di Stato e nei partiti storici sammarinesi le donne sono assenti nelle posizioni di leadership».
E ancora, «rimane poco da festeggiare quando il lavoro domestico, scelto liberamente e non imposto, non è ancora riconosciuto e valorizzato e quando siamo ben lontani dal renderlo un lavoro retribuito che rappresenta a tutti gli effetti un servizio prezioso per l’intera collettività».
A San Marino mancano «politiche per la promozione di responsabilità condivise all’interno delle famiglie. Nella realtà sammarinese è quasi sempre la donna a dover sacrificare le sue ambizioni in nome di tutti».