Caro Marco,
ho letto ieri su il GiornaleSM il comunicato dell’Associazione Consumatori circa le “notifiche” per le violazioni al Codice della Strada da parte di una società privata italiana.
Sono a conoscenza della cosa per una (presunta?) infrazione rilevata nelle Marche. Ho notato che secondo me ci sono delle procedure certamente non legali.
Come avvengono i recapiti nelle cassette postali? Non è certamente opera delle Poste di San Marino perché non esiste un qualsiasi timbro postale sulla busta che ha solo stampato sulla parte destra in alto, una affrancatura, delle P.P. Swiss Post, ma nessuna data. Il mio sospetto è che ci sia una organizzazione abusiva di recapito posta, che consegna le lettere nelle cassette dei vari destinatari.
Mi chiedo anche come possono ottenere i dati anagrafici dei sanzionati. Sinceramente ignoro se esiste una procedura che tramite targa permette di risalire al proprietario del veicolo. In Italia esiste pagando una tassa di visura. Se esiste a San Marino, non dovrebbe essere difficile risalire al richiedente, ma non voglio pensare ad una talpa che fornisca i dati e riceva una percentuale sulle sanzioni incassate…
Il pseudo verbale poi fissa la riduzione della sanzione se il pagamento avviene entro 5 giorni, ma da quale giorno inizia il conteggio dei giorni? Altro modo insolito, il pagamento deve avvenire o tramite carta di credito o tramite bonifico bancario. Sul documento, alla fine del secondo foglio, è riportata la seguente dicitura: “Il presente avviso non costituisce notificazione di violazione, e non è ammesso ricorso alla presente.” ASSURDO!
Su il GiornaleSm trovo scritto (comunicato sportello consumatori) “… è pagabile se la Polizia Civile o il Tribunale di San Marino notificano con un timbro l’arrivo della multa entro 360 giorni dalla sua emissione.” Questo non corrisponde a verità perché è corretto dire che è pagabile se il verbale viene notificato al domicilio del sanzionato entro 360 giorni dall’accertamento della violazione al Codice della Strada. Anche questo non è esatto.
Quatto anni fa a mia moglie è stata notificata in ritardo (oltre i 360 giorni) un verbale della Polizia Municipale di Rimini. Io ho fatto ricorso al Prefetto che ha convalidato la sanzione adducendo un pronunciamento della Corte Costituzionale. Ho fatto opposizione e sono ricorso al Giudice di Pace di Rimini che ha sentenziato che noi avevamo ragione.
Penso ti faccia piacere ricevere la documentazione della citata sentenza del Giudice di Pace e anche di un caso del verbale fasullo, al quale ho annerito i dati personali.
Cordialmente,
Carlo ENNIO MORRI