San Marino. “Sulle tracce della memoria”, itinerario per i ragazzi delle scuole sostenuto dalla Segreteria Istruzione e Cultura

Sulle tracce della memoria

Nei mesi di gennaio e febbraio numerose classi delle scuole medie e delle scuole superiori di San Marino sono stati accompagnati in un percorso della memoria, dalle guide turistiche Sara Forcellini e Anna Chiara Macina.

L’iniziativa è stata sostenuta dalla Segreteria all’Istruzione e Cultura.

Sulle tracce della memoria

Il percorso proposto è ispirato al libro “La meravigliosa bugia” scritto da Giuseppe Marzi, Antonio Morri, Davide Bagnaresi qualche anno fa, offerto alle scuole e trasmesso alle guide turistiche affinchè venga portato avanti il compito di tramandare la storia degli ebrei che durante la seconda guerra mondiale sfuggirono ai campi di sterminio grazie all’aiuto dei sammarinesi.

L’Archivio di Stato ha messo a disposizione documenti importanti, utili alla narrazione, offrendo una prospettiva ancora più ampia e contestualizzando il tutto da un punto di vista storico.

Questa storia proietta sui sammarinesi una luce splendida, una scia luminosa, anche se affonda la sua radice in un periodo di orrore, è il modo in cui si reagisce a qualificarci, possiamo essere orgogliosi del comportamento tenuto dai sammarinesi che ci hanno preceduto.

Durante il secondo conflitto mondiale la Repubblica di San Marino ha ospitato migliaia di profughi e sfollati. Tra le persone che hanno cercato un luogo neutrale in cui rifugiarsi ci sono stati anche diversi ebrei perseguitati dal nazifascismo. Una pagina di solidarietà da ricordare e continuare a raccontare.

I sammarinesi non denunciarono, aiutarono, salvarono vite.

Quando una bugia diventa meravigliosa? Quando dura per lungo tempo senza essere scoperta, quando è frutto di tante complicità, quando è l’origine di tante fragili bugie che generano una tacita intesa. Una bugia è «meravigliosa» quando salva una vita. Durante la seconda guerra mondiale, furono diverse le famiglie di ebrei nascoste nella Repubblica di San Marino e salvate così dallo sterminio.

Con questo progetto si vuole raccogliere un testimone, per consegnarlo alle generazioni future perché la memoria ha costantemente bisogno di essere rinnovata affinché venga custodito il ricordo non solo del male sofferto ma anche del bene fatto, in questo caso, da un’intera comunità e che può ispirare nei nostri giovani comportamenti virtuosi per il futuro. Primo fra tutti, non essere indifferenti di fronte alle ingiustizie ma, come fecero i nostri antenati, impegnarsi in prima persona e insieme per difendere ideali più alti.

Comunicato Stampa – Segreteria di Stato per l’Istruzione e la Cultura