Il 1 novembre del 2005 l’Assemblea delle Nazioni Unite ha proclamato il 27 gennaio come “GIORNATA DELLA MEMORIA DELLE VITTIME DELL’OLOCAUSTO”. La data ricorda il 27 gennaio 1945, giorno in cui i soldati dell’Armata rossa entrano nel Campo di sterminio di Auschwitz.
Per tutto il mese gli studenti delle terze Medie e della Scuola Superiore di San Marino saranno accompagnati in un percorso della memoria, dalle guide turistiche Sara Forcellini e Chiara Macina.
L’iniziativa è sostenuta dalla Segreteria all’Istruzione e Cultura.
Il percorso “Sulle tracce della memoria” è un itinerario della memoria, ispirato dal libro “La meravigliosa bugia” scritto da Giuseppe Marzi, Antonio Morri, Davide Bagnaresi qualche anno fa. Il percorso è stato ideato dagli autori e da loro proposto alle scuole, ora trasmesso alle guide turistiche affinchè portino avanti l’importante compito di ricordare e trasmettere questa storia.
E’ la storia degli ebrei che durante la seconda guerra mondiale sfuggirono ai campi di sterminio, grazie all’aiuto offerto loro dai sammarinesi.
Il contesto storico è quello di uno dei più bui del Novecento, l’ascesa al potere di Hitler, l’intolleranza razziale usata come strumento per raggiungere il potere, le leggi razziali che discriminano gli ebrei come premessa alla loro persecuzione e successiva reclusione nei campi di concentramento.
Questa storia proietta sui sammarinesi una luce splendida, una scia luminosa, anche se affonda la sua radice in un periodo di orrore, è il modo in cui si reagisce a qualificarci, possiamo essere orgogliosi del comportamento tenuto dai sammarinesi che ci hanno preceduto.
Durante il secondo conflitto mondiale la Repubblica di San Marino ha ospitato migliaia di profughi e sfollati. Tra le persone che hanno cercato un luogo neutrale in cui rifugiarsi ci sono stati anche diversi ebrei perseguitati dal nazifascismo. Una pagina di solidarietà da ricordare e continuare a raccontare.
I sammarinesi non denunciarono, aiutarono, salvarono vite.
Tra le storie narrate quella di Baby Mandelli e di Edoardo Brambilla Grynberg, esistenze salvate grazie a una “meravigliosa bugia”.
Quando una bugia diventa meravigliosa? Quando dura per lungo tempo senza essere scoperta, quando è frutto di tante complicità, quando è l’origine di tante fragili bugie che generano una tacita intesa.
Con questo progetto si vuole raccogliere un testimone per consegnarlo alle generazioni future, perché la memoria ha costantemente bisogno di essere rinnovata affinché venga custodito il ricordo non solo del male sofferto ma anche del bene fatto, in questo caso, da un’intera comunità e che può ispirare nei nostri giovani comportamenti virtuosi per il futuro. Primo fra tutti, non essere indifferenti di fronte alle ingiustizie ma, come fecero i nostri antenati, impegnarsi in prima persona e insieme per difendere ideali più alti.