
E’ uno dei classici esempio di riciclaggio effettuato nelle nostre banche; ovvero quello di commettere un reato nella vicina Italia e portare i soldi frutto del reato nelle banche sammarinesi.
E’ quello che è successo ad una cittadina riminese quando venuta in possesso di oltre 200.000 euro ha pensato di occultarli presso una banca di San Marino. Suo fratello ed un suo amico, autori della truffa nei confronti di un ente pubblico, avevano chiesto ed ottenuto un permesso di costruire un’abitazione sottoposta a limitazioni e divieti e per questo finanziati.
Mediante un’intestazione fittizia a favore di un imprenditore agricolo non pagavano gli oneri di urbanizzazione e concessione. Sul conto della donna venivano versati i soldi derivanti dal compenso percepito dal fratello per la compartecipazione alla truffa e parte delle somme usate per la realizzazione dell’immobile; il residuo era stato pagato dall’amico all’impresa esecutrice.
Gli oltre 200.000 euro venivano accreditati eppoi prelevati in contanti per 147.000 e con bonifico per 40.000 euro. Sul conto, sequestrato, ci dovrebbero essere sui 50.000 euro, che verranno confiscati dallo Stato sammarinese qualora la donna, unica rinviata a giudizio, venisse condannata nel processo che si terrà il 15 settembre 2016.
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