L’imputato, M. C. 52 anni, originario di Bologna, è stato condannato in contumacia a quattro anni e tre mesi di reclusione con l’accusa di truffa aggravata. Irreperibile, è stato difeso d’ufficio dall’avvocato Andrea Guidi. A pagare per le sue scelleratezze è stata anche l’ex moglie, riminese 50 anni, risultata titolare di uno dei conti utilizzati dal marito prima della fuga e in parte beneficiaria, a suo dire senza esserne consapevole, del frutto dei traffici dell’uomo.
A lei è stata inflitta la pena di tre anni di reclusione. Si è sempre professata innocente ed è scontato il ricorso in appello da parte dell’avvocato difensore, anche perché la prescrizione, per entrambi, non è lontana. Del tutto estranea alla vicenda è invece risultata l’ex suocera dell’assicuratore, assolta: era solo formalmente intestataria del l’agenzia sammarinese che faceva capo all’attività gestita, all’epoca dei fatti, dall’accusato.
Nei mesi precedenti la fuga, però, secondo l’accusa l’uomo avrebbe raccolto tra loro somme molto consistenti: gli investitori erano convinti di sottoscrivere prodotti assicurativi per conto dell’agenzia del bolgnese o per le due compagnie delle quali era regolarmente mandatario.Domanda: ma ieri era domenica, perchè l’Ati ha fatto il giro solito come se fosse un giorno feriale? Seconda stranezza: l’ultima corsa è stata fissata per le 11.15 di mattina, quindi, superato tale ora- rio, il rientro non sarebbe stato garantiti. Infatti, la signora, si è trovata assieme ad altre elettrici, a dover chiedere un passaggio a un’anima pia per essere riportata in Città. Stranezze referendarie. (…) La Tribuna