San Marino. Super finanziamento per avere Banca Cis. Flavio Pelliccioni indagato per truffa. La Procura di Rimini ha chiuso l’indagine

Analoga contestazione mossa al venditore della Rolls Royce mai consegnata al finanziere Turki

Si sdoppia l’indagine aperta dalla Procura della Repubblica, dopo la denuncia-querela presentata dall’avvocato Stefano Caroli per conto del finanziere arabo con cittadinanza inglese Mohammed Ali Turki, sbarcato in Italia con l’intenzione di acquistare per 92 milioni di euro Banca Cis San Marino.

Due episodi che si intreccerebbero in un solo disegno criminoso. Il pubblico ministero Davide Ercolani, titolare del fascicolo, ha infatti comunicato l’avviso di conclusione delle indagini ad altrettanti personaggi oggetto dell’esposto del magnate arabo.

Il primo destinatario è il napoletano Gianni Govino, 42 anni, procuratore speciale della società R32 da cui Turki ha comprato una Rolls Royce Phantom, del valore di 650.000 di euro, pagata in contanti ma di cui non ha mai avuto le chiavi per poterla guidare. La supercar, infatti, secondo l’accusa, sarebbe stata usata come garanzia alla situazione debitoria della R32 con Banca Cis. Covino, per la Procura, avrebbe raggirato anche il finanziere egiziano Mohamed Alì Ashraf (colui che aveva portato Turki alla R32 e per questo denunciato nell’esposto dal magnate arabo). Anche con lui avrebbe usato la Bentley Continental Gt da 130.000 euro, una Mercedes Gle (104.000 euro) e una Maserati Grancabrio (130.000 euro), sempre per tappare i “buchi” con Banca Cis.

Secondo filone

Molto più noto il secondo “avvisato” dal Pm Ercolani, il riccionese Flavio Pelliccioni, 65 anni. Secondo la Procura, con un’abile messa in scena, si sarebbe intascato un milione e 150.000 mila euro versati da Turki ad un broker assicurativo della Repubblica Ceka quale provvigione per ottenere un finanziamento di 50 milioni di euro da una banca di Riga (Lettonia), soldi per acquistare Banca Cis. Pelliccioni accompagnò in prima persona Turki a Riga in banca e davanti al notaio per ufficializzare la pratica. Del finanziamento Turki non ha mai visto un centesimo. Per entrambi il reato ipotizzato è quello di truffa aggravata. La Procura di Rimini, invece, ha trasmesso ai colleghi sammarinesi, tutta la parte della denuncia di Turki, sempre per truffa, contro i vertici dell’epoca di Banca Cis: l’ingegner Marino Grandoni e Daniele Guidi, rispettivamente ex proprietario ed ex amministratore delegato dell’istituto di credito del Titano. (…) Corriere Romagna