San Marino. (S)vendita Npl, interviene Stefano Ercolani (Da Repubblica Sm)

In riferimento alla vendita di Npl di Cassa di Risparmio si è ribadito più volte se il prezzo congruo dei Crediti Delta fosse 8 o nettamente superiore, vista l’appetibilità di detti crediti per i fondi comuni d’investimento, potenziali compratori finali . Questi fondi, specializzati nella gestione dei crediti deteriorati (molto ricercati) utilizzano i suddetti crediti per metterli a garanzia a fronte di emissioni di prestiti obbligazionari. Premesso questo Cassa di Risparmio sta gestendo anche i crediti Asset Banca come da cessione in blocco del 27 ottobre 2017 ed ampiamente svalutati dai commissari di turno . Svalutazione pericolosa oltre che insensata in quanto la differenza fra il valore nominale e l’importo svalutato viene inserito a credito d’imposta. Ricordiamo che è stato applicato un criterio superiore a Basilea 3 che, come asserito da qualche esponente della maggioranza, non verrà più utilizzato per le altre banche per evitare danni incalcolabili. Che compito ora ha Cassa nel gestire un credito esempio di 100 svalutato a 55? La Banca di Stato ha l’obbligo di cercare di incassare 100 che è il valore reale del credito e non chiedendo al cliente debitore 55 con l’esclusivo obiettivo di fare liquidità, tanto cara alla Cassa di Risparmio dove, come ho sempre accennato, è il principale problema dello Stato . In pratica esiste il serio rischio che pur di far cassetta la Banca di Stato si accontenti di incassare 55 (valore del credito acquisito da Asset Banca) e non 100 (reale valore del debito) con una evidente perdita immediata di 45 da parte dello Stato e degli azionisti di Asset in caso di revoca della Lca. Con una oculata gestione la Banca potrebbe dare il tempo ai debitori di pagare quanto dovuto cercando di eliminare o ridurre sensibilmente il credito d’imposta. Crediti Delta e Crediti Asset hanno questo in comune: la necessità di fare liquidità a tutti i costi.
Stefano Ercolani su Repubblica Sm