SAN MARINO. SVILUPPO. PDCS: GOVERNO NON FA NULLA, ECCO NOSTRO PDL

Correttivi sulla Smac e nuove tipologie di permessi di soggiorno per imprenditori o investitori, riforma della legge per l’apprendistato: sono alcune delle proposte del progetto di legge “Provvedimenti atti a sostenere lo sviluppo economico”, avviato oggi all’iter normativo dal Partito democratico cristiano sammarinese. Da via delle Scalette, il segretario Gian Carlo Venturini e il capogruppo Alessandro Cardelli, affiancati dai consiglieri Marco Gatti, Massimo Andrea Ugolini e Teodoro Lonfernini illustrano i contenuti principali. “In questi mesi abbiamo sempre detto che, diventando forza di opposizione, non siamo un partito nato per contestare a basta, ma anche per fare proposte- spiega Cardelli- di qui nasce un progetto di legge di 21 articoli che pone numerosi correttivi per incentivare la creazione di nuove imprese e favorire le attivita’ esistenti andando incontro alle loro esigenze”. In particolare quelle della piccola e media impresa che “piu’ ha sofferto la crisi”. Sul progetto di legge in questione il Pdcs ha lavorato da diversi mesi,spiegano i consiglieri, cogliendo spunti della passata legislatura, per quel che riguarda la Smac in particolare, e dando corpo a una serie di proposte emerse nella conferenza programmatica. In dettaglio, sui correttivi che riguardano Smac card, “se da un lato si riconosce la validita’ della certificazione del ricavo, dall’altro si interviene per superare una serie di limiti emersi nell’incontro con le associazioni datoriali”. Per primo infatti si pone il superamento della doppia certificazione del ricavo e si da’ la possibilita’ all’operatore di scegliere lo strumento ritenuto piu’ adatto per la certificazione dei ricavi. Rispetto questo, in particolare, si da’ possibilita’ di detrarre i costi a carico dell’operatore per intero per l’acquisto del registratore di cassa o qualsiasi altro strumento necessario per la certificazione dei ricavo he oggi sono coperti solo in parte.

Altro correttivo importante riguarda la defiscalizzazione delle nuove attivita’ “Oggi la defiscalizzazione all’8,5% e’ accessibile solo per le attivita’ che assumono tre dipendenti in un anno- spieg ail capogruppo- e questo crea difficolta’”. Il Pdcs propone di abbassarla a due assunzioni in 18 mesi, con la possibilita’ di assumere l’amministratore. Quindi il capitolo residenze per gli impreditori forensi: il Pdcs propone due nuove tipologie di permessi di soggiorno. “Consentiamo solo la residenza fiscale in territorio attraverso due nuovi permessi di soggiorno, quello per motivi imprenditoriali e la residenza elettiva. Il primo si rivolge a tutti gli amministratori di societa’ sammarinese che possono risiedere a San Marino con le limitazioni legate ai permessi, quindi resta esclusa l’assistenza sanitaria, le iscrizione alle liste del lavoro, si prevede l’obbligo di stipulare una polizza assicurativa per spese mediche e sanitarie. La secondo tipologia punta ad attrarre persone che decidono di trasferire risorse importanti a San Marino: chi acquista un immobile dal valore superiore a 500 mila euro o a chi deposita una somma di pari cifra in una banca sammarinese. E ancora: il Pdl prevede una modifica sull’apprendistato per i giovani, con l’aumento del 10% sullo stipendio caricato dal Fondo ammortizzazioni sociali e l’allungamento del tempo di apprendistato stesso, da 2 a 3 anni. Anticipando possibili critiche, Cardelli spiega che le proposte sono idee della Dc e non sono state portate nella precedente legislatura “perche’ alcuni alleati non la vedevano come noi”. Quindi l’affondo sull’attuale governo che “a parte gli slogan, oggi non sta facendo niente e la ripresa economica non si ha”. Calca la mano Lonfernini: “Ci troviamo a 6 mesi di attivita’ del nuovo governo- spiega- e le risposte al Paese non ci sembra vengano date in qualunque settore”. Oltre a svolgere un ruolo propositivo dal punto di vista legislativo, “forse e’ giusto- aggiunge- che iniziamo a chiedere sostengo ad altre realta’”. Di qui l’invito a categorie e sindacali affinché’ “inizino a pensare alle mobilitazioni”. Dire.it