Lo sciopero della settimana scorsa che ha visto migliaia di persone salire sul Pianello, sfidando le avversità atmosferiche, ha lasciato pressoché indenni governo e maggioranza, così come la neve che ha continuato a cadere per tutta la giornata di venerdì si sta sciogliendo al sole. Troppo pesanti sono però le parole che sono state pronunciate sulla piazza all’indirizzo del governo per non risuonare in questi giorni in aula dove si sta discutendo una finanziaria lacrime e sangue. Sono parole che non si sciolgono, come del resto non si stanno sciogliendo i nodi del Paese, quelle pronunciate dal segretario della Csdl Giuliano Tamagnini. “Dobbiamo farla certo – ha detto – la riforma delle pensioni ma non possiamo farla con una compagine governativa che vuole portarci via i nostri sacrifici di una vita, 30milioni, prima ancora di sederci a un tavolo. E siete bugiardi perché avete raccontato il falso, dite di averci tolto 19 milioni, ne avete tolti 30 e forse 19 li restituirete senza interesse fra dieci anni. Non avete nessuna dignità, noi ne abbiamo da vendere. Avete abdicato al vostro ruolo, fate fare la politica economica alle banche che sono quelle che hanno rovinato il Paese. I nostri soldi stanno in quelle banche e lì sono sequestrati. Il ruolo della politica è quello di governare i processi non di subirli. State facendo carte false per caricare questo Paese di debiti e poi mentite sapendo di mentire dicendo che lo hanno creato i lavoratori, specie quelli pubblici i quali invece sono coloro che garantiscono l’erogazione della democrazia. Sono i vostri amici, quelli che voi avete coperto ad aver creato il debito. Dite di esser nuovi ma siete vecchi e nuovi allo stesso tempo. Tagliare la spesa della Pa significa portare via lo stato sociale. Si parla di incorporazione del settore bancario e alla fine sempre i lavoratori devono pagare. Dite che servono 450milioni, mica 10 lire, poi dovremmo comprarci anche gli Npl delle banche per oltre 700mila euro. Debiti che superano ampiamente il Pil di questo Paese. Siete degli irresponsabili. Non avete uno straccio di idea se non dire che dobbiamo fare debito. Il Paese se così stanno le cose è già fallito. I cittadini non sono dei falliti, non vogliono fallire, ve lo diciamo noi cosa dovete fare ma dovete ascoltare. Con un debito così grande il Paese salta, forse si salvano le banche ma salta il Paese.
Voi dovete ascoltare perché vincendo le elezioni non avete sospeso la democrazia”.
Repubblica Sm