San Marino. Tangentopoli. Si cercano le movimentazioni ed eventuali prestanome tra i libretti “Pippo”, “Palme”, “Stelle” e “Brasile” emerge tra le fime anche quella di un altro ex segretario di Stato

banca commercialeGli ultimi atti della tangentopoli sammarinesi scaturiti dai filoni relatvi al “conto Mazzini” si sono arricchiti martedì di un ulteriore capitolo, quello delle perquisizioni negli uffici della 49enne Mirella Frisoni, il cui nome era già comparso tra quello dei primi indagati e a cui sarebbero riconducibili in particolare un paio di libretti al portatore aperti alla ex Banca Commerciale Sammarinese.

Ampio lo spettro di indagine relativo agli ultimi accertamenti disposti dal pool di giudici a capo delle complesse inchieste. Perquisizioni negli uffici della “N&B New Business”, all’Admiral Point di Dogana, che mirerebbero ad acquisire la documentazione cartacea e informatica relativa a tutte le operazione bancarie e finanziarie condotte fino ad oggi, ai rapporti intrattenuti con i clienti, alle prestazioni eseguite, alle spese sostenute o dichiarate, ai pagamenti eseguiti o riceduti, nonché ogni elemento utile a verificare l’effettività delle prestazioni sottostanti alle varie operazioni bancarie. Inoltre gli inquirenti intendono capire chi fossero i soggetti coinvolti, la destinazione ultima dei fondi movimentati, i beneficiari reali ancorché celati dietro prestanome e la condizione economica e finanziaria di Mirella Frisoni.

Le contestazioni alla Frisoni, con un passato nella segreteria amministrativa nel Partito progressista democratico sammarinese, erano partite dal Libretto “Pippo” aperto con l’anagrafica di Giuseppe Mazzini che poi sarebbe stato estinto nel 2005 dalla Frisoni. Libretto che conteneva 100mila euro confluiti poi nel libretto “Palme” estinto in seguito assieme al libretto “Stelle” per un totale di circa 215mila euro. Soldi e libretti che si intrecciano a livello di movimentazioni anche cono il libretto “Brasile” e che vedono comparire anche i nomi di Pietro Silva, anche lui coinvolto nell’indagine sul “conto Mazzini” e che era a capo della Fondazione per la promozione economica e finanziaria sammarinese che secondo gli inquirenti era di fatto però riconducibile all’ex segretario Claudio Podeschi, in carcere dal 23 giugno. Altro nome che comparirebbe nelle movimentazioni di questi libretti, quello di un altro ex segretario di Stato.

Tornando alle ultime perquisizioni, sarebbe davvero ingente e il materiale sequestrato che è ora al vaglio degli inquirenti.

Va ricordato che il nome di Mirella Frisoni era saltato fuori anche nella registrazione di Giuseppe Roberti, consegnata poi in tribunale per il tramite del suo legale, l’avvocato Rossano Fabbri, in cui il professor Roberti, anche lui tra gli indagati, tirava in ballo l’attuale segretario di Stato alle Finanze Claudio Felici che in risposta, all’ex presidente di Bcs, aveva annunciato querele. San Marino Oggi