San Marino. Tavolo Riformista a caccia di Costituente. A Domagnano, la ‘Sinistra’ cerchera? di ricompattarsi per rilanciare il Paese.

8582_t“Vietati discorsi tipici del vecchio modo di fare politica”.

E? da oltre un anno che i “riformisti” girano attorno al Tavolo che la sinistra vuol rilanciare. Come nel 1906 (110 anni fa) fecero i loro nonni con l’Arengo dei capi famiglia.

Da allora e? stata la prima forma di governo di San Marino che riprendeva quello nato attorno all’anno mille per rispondere alla necessita? di avere un organismo politico ed esecutivo in grado di governare la comunita? che nel frattempo si era formata sul Titano.

Ed i ‘riformisti’ hanno deciso di riprovarci considerato che il Paese si trova in difficolta?, nel mezzo di una crisi che se anche appare in parte ridimensionata e? ancora attuale.

Il primo passo lo fece Sinistra Unita l’anno scorso proprio di questi tempi, poi a ruota arrivo? anche il Partito dei Socialisti e dei Democratici. Temporeggiatori invece, al tempo, i numerosi indipendenti della sinistra e i socialisti. Questi soprattutto per l’avvio di una diaspora (non nuova) al loro interno.

Dunque il 25 marzo, oggi anniversario dell’Arengo, ritenuto basilare per il rilancio del Paese.

E? stato spiegato, ieri, nel corso della presentazione dell’evento di questa mattina (Domagnano, dalle 9 alle 13) “Abbiamo deciso di anticipare di una ‘fase’ il lancio del Tavolo. Siamo stati spinti a cio? per il rischio della troppa frammentazione della sinistra. Dobbiamo far si che scatti invece la molla dell’unione”. Come dire: inutile aspettare soprattutto se si dovra? andare ad elezioni anticipate.

Un esempio di primo passo e? anche l’abbraccio fraterno tra Sinistra Unita con gli ultimi fuori usciti dal partito socialista (Lab- Dem).

Dunque, questa mattina alle tre (per ora gambe) del Tavolo Riformista si cerchera? di aggiungere un’altra per rendere piu? stabile la novita? politica del quadro politico: un tavolo costituente.

Hanno spiegato i tre maggiori partiti fondatori: Su (Vanessa D’Ambrosio), Psd (Marina Lazzarini) e Ps (Alessandro Mancini).

E? stato ribadito che il primo traguardo da raggiungere e? ricomporre quella che era la sinistra sammarinese: “Un partito popolare, che aveva nei cittadini la propria forza, che era dall’unione degli intenti comuni che e? riuscito a dare una forma di stato sociale al Paese”.

Ma non basta: “Ora non servono piu? gli ideali e basta. Serve essere veramente al servizio del Paese. Lo si puo? fare solo con il ribadire la forza dei contenuti delle idee. Ovvio che una base comune sia linfa vitale per la ricostruzione di una sinistra troppo frammentata”.

Ma non e? solo la spezzatino dei partiti (socialisti innanzitutto) e dei tre indipendenti attualmente in Consiglio: Denise Bronzetti, Luca Lazzari e Federico Pedini Amati. Il quarto Simone Celli, pur tra i firmatari dell’appello alla Costituente del Tavolo, si e? accasato tramite LabDem con Sinistra Unita. Insomma questa mattina si tastera? il polso alla possibilita? di formare un blocco tutto unico della sinistra anche perche? si e? forti di una antica radice comune.

Infine l’appello ai cittadini: “C’e? molta strada da fare, non ci uniamo per prendere in giro i nostri simpatizzanti anche se non sono iscritti (ancora?) ai nostri partiti. Attorno al tavolo vietato fare discorsi tipici della vecchio modo di fare politica”.

Gian Maria Fuiano – La Tribuna