San Marino? Terra di maniaci sessuali e palpeggiatori… Lo dice il Sindacato, lo conferma la Tv di Stato!…di Enrico Lazzari

Immaginate di dover andare al lavoro con un’armatura completa, non per affrontare draghi o cavalieri medievali, ma per proteggervi dai “palpeggiamenti” dei vostri colleghi, o colleghe. Sembra uno scenario da film fantasy, con protagonista -magari- Rocco Siffredi, eppure, stando all’ultimo “sondaggio autorevole” sbandierato da San Marino RTV, nella minuscola Repubblica del Titano sei donne su dieci subirebbero molestie o violenze sul lavoro. Un dato che, a leggerlo così, fa sembrare San Marino una specie di Far West dove ogni scrivania nasconde un predatore. Da fuori, uno come me “strabuzzerebbe” gli occhi: davvero? In un posto grande come un fazzoletto, con 33.000 abitanti, siamo a questi livelli? O c’è qualcosa che puzza in questa notizia sparata con la grazia di un elefante intento a scegliere il cristallo da regalare alla sua elefantessa?

Parliamo del 60%, una cifra che trasforma San Marino in un set da thriller psicologico, dove ogni ufficio sembra un campo minato e ogni lavoratrice o lavoratore una “acquasantiera”.

Ma sarà vero? O ci troviamo di fronte all’ennesima trovata sensazionalistica di chi sa che un titolo choc tira più di un’inchiesta ben fatta (per non citare, seppure sarebbe pertinente, un vecchio e famoso detto  incentrato su pelo e carri di buoi)? Il sondaggio -presentato da RTV con l’enfasi di un “Mastrota” qualunque- parla di “molestie o violenza” su un campione di “oltre 1.000 donne”. Un numero decente per un posto piccolo come San Marino, ma qui casca l’asino: cosa significa “molestie”? Un’aggressione fisica? Un commento fuori luogo? Uno che ti fissa troppo mentre prendi il caffè? Con una definizione così vaga, ci sta dentro tutto, pure il collega che ti chiede “tutto bene?” con un sorrisetto ambiguo. E senza chiarezza, quel 60% sembra più un palloncino gonfiato ad arte che un dato scolpito nella roccia. Ennesimo miracolo di quella degenerazione Woke che piace così tanto a qualcuno anche sul Titano?

Per capirci qualcosa, guardiamo oltre confine, in Italia, che non è proprio l’Eden ma almeno ci dà un metro di paragone. Secondo “Statista”, nel 2019, il 13% delle donne italiane ha subito molestie verbali o visive -fischi, battute da bar, occhiatacce- e l’11% qualcosa di fisico, come sfioramenti non graditi. Sommando alla bell’e meglio, arrivi al 24%, meno della metà del 60% sammarinese. E l’ISTAT, tra 2015 e 2017, parla di un 33% di donne molestate sul lavoro, su milioni di lavoratrici. Numeri seri, certo, ma lontani anni luce dall’apocalisse calcolata dal Sindacato e dipinta da RTV, che ricordiamo è la Tv di Stato. Allora, San Marino è davvero un unicum globale, una riserva di maniaci in giacca e cravatta, o c’è puzza di bruciato in questa storia?

Ed eccola, RTV, la voce ufficiale del Titano, che con la solita finezza ci serve questa bomba statistica come fosse un comunicato del meteo. “Sondaggio autorevole”, lo chiamano, con la credibilità di un oroscopo da rivista da spiaggia. Ma i dettagli? Le domande del sondaggio? Il metodo? Zero, nada, volatilizzati. Lasciare tutto nel vago non è giornalismo, è un’esca per far saltare i lettori dalla sedia e magari cliccare sul prossimo spot pubblicitario. Complimenti, RTV, per aver dipinto San Marino come un posto dove ogni donna deve girare con un taser in borsa. Da fuori, uno si chiede: ma non vi sembra dilettantistico, da blog che vuole imitare “Lercio.it” -senza neppure riuscirci nella sua esilarante ironia- a sparare titoloni così, senza uno straccio di contesto? Un altro capolavoro di superficialità, servito caldo.

E poi c’è il sindacato, immancabile come la pioggia a novembre. Temo che stiano già scaldando i motori per trasformare quel 60% in una crociata epica. Li vedo, riuniti come strateghi di guerra, a progettare corsi obbligatori su come dire “buongiorno” senza sembrare un molestatore, telecamere in ogni angolo e magari un manuale di 300 pagine su come fare un complimento senza finire in tribunale. Perché il sindacato, talvolta -e parlo in generale- vive di numeri gonfiati e drammi da cavalcare, non di soluzioni concrete. È il loro marchio di fabbrica: prendi una statistica, la fai diventare un’arma e poi chiedi applausi per aver “salvato” il mondo. Opportunismo? Macché, un’arte raffinata mascherata da virtù.

Sia chiaro, le molestie sul lavoro sono una schifezza, un problema vero che va affrontato con i piedi di piombo. Se il 60% fosse reale, San Marino avrebbe un’emergenza da codice rosso. Ma proprio per questo servono fatti, non proclami da circo. RTV, sindacato, Autority per le pari Opportunità, fate un favore a chi vi legge da fuori: lasciate perdere il megafono e dateci i dati veri, le domande del sondaggio, qualcosa di concreto. Altrimenti, questa è solo l’ennesima pagliacciata per sdegnare la gente… E sputtanare, da dentro perdipiù, da sammarinesi, la più antica Repubblica del Mondo e la sua gente, frontalieri compresi.

Dunque, care donne di San Marino, occhi aperti ma niente panico. E voi, uomini, magari evitate battutine in pausa pranzo: non si sa mai, potreste finire nel prossimo titolone di RTV. Quanto a voi, maestri del sensazionalismo e delle bandiere al vento, devoti di un Woke sempre più assurdo, continuate pure a recitare: ma la prossima volta, per favore, scrivete un copione che regga.

Enrico Lazzari