San Marino. The Genius, Bersani fa tenerezza.

Tutti i media e i giornalisti comunisti, post comunisti, maistaticomunisti(quelli più veltroniani), berlinguerriani( figli e generi compresi), insomma, da Gruber a Formigli a Conchita sino a Bianca, fanno a gara ad ospitare Pierluigi Bersani.
Che avendo smesso di fare il parlamentare, ed essendosi preso gli elogi di tutti per aver fatto un passo indietro, fa grandi passi in avanti nelle trasmissioni televisive, affamate di sinistra.
Bersani è un anestetico.
Cioè, dovendo commentare le opere della Ditta, politiche e non, da Panzeri a D’Alema, per tutti i figli della Ditta, cioè i giornalisti di cui sopra e tutti i loro simili che affollano i media italiani, ospitare Bersani è un balsamo sul petto.
Cioè, è come se dicessero, si c’è D’Alema, c’è Panzeri, c’è Soumaoro, c’è Fratoianni che ha candidato Soumaoro, c’è Speranza, ma c’è anche Bersani.
Onesto, coerente, preparato. Serio. Emiliano.
Importante quest’ultima.
I post comunisti si distinguono dai comunisti che furono da una cosa.
I comunisti di una volta consideravano gli emiliani un po’ sfigati, politici di “macchina” non di comando, buoni amministratori di territori, senza pensiero alto, buoni amministratori di cooperative, produttori di materie prime utili alla politica ma non politiche. Lavoro non pregiato, non colto, operativo, anche da nascondere un po’, diciamo, diciamocelo. A volte.
Un po’ Peppone. A volte.
Gli emiliani non avevano mai avuto, prima di Bersani, ruoli di comando nazionale.
Per queste ragioni qua.
Gli uomini di comando, guida, con l’altezza e
la sacralità ideologica necessaria, erano romani, napoletani, sardi, mai emiliani.
Poi Bersani. Che ha fatto di tutto per non smentire i Togliatti, i Berlinguer.
Diventa Ministro, fa le “lenzuolate”, le liberazioni in salsa emiliana.
Cioè, tu seguivi il canale dei soldi, come diceva il grande Falcone, e vedevi che alla fine, dalle liberalizzazioni, i canali portavano verso le cooperative. Non truffe! No! Assolutamente! Istinti!
Poi diventa segretario nazionale.
Primo emiliano.
Nel 2013 le elezioni erano già vinte.
Doveva proprio impegnarsi moltissimo per perderle. Moltissimo. C’è riuscito!
I 5 stelle entrano in Parlamento in massa.
Nascono in Emilia, a Bologna, col Vaffa day.
Il Vaffa è rivolto anche alla Ditta di Bersani.
Ma Bersani è buono. Si fa umiliare in streaming.
E perde tutto.
Ha perso le elezioni, anzi, non le ha vinte, ma perde la faccia, che non ritrova più.
Renzi li asfalta.
Poi Renzi viene, di fatto, cacciato fuori dal Pd, ma nel Pd che rimane non c’è più Bersani.
Articolo Uno.
E insiste a farsi umiliare dai 5 stelle.
Cerca Di Battista disperatamente e si ritrova Conte, che parla con D’Alema direttamente, non con Bersani.
Tutte scelte geniali.
Adesso si è ridotto in sostanza balsamica per lenire i dolori dei giornalisti del suo “campo”.
The Genius.
Ah, tutti e tre i candidati alla segreteria del Pd sono emiliani.
Sergio Pizzolante